rassegna stampa roma

Cassano-Roma, la pazza idea che piace a Totti e al Milan

(Repubblica – G.Cardone) L’insoddisfazione del presente, si sa, scatena la nostalgia del passato. Gli inquieti Cassano e Borriello sono convinti che solo tornando indietro, nelle loro vecchie squadre, ritroveranno sorriso e (forse)...

Redazione

(Repubblica - G.Cardone) L'insoddisfazione del presente, si sa, scatena la nostalgia del passato. Gli inquieti Cassano e Borriello sono convinti che solo tornando indietro, nelle loro vecchie squadre, ritroveranno sorriso e (forse) serenità.

Allora ecco l'idea di uno scambio alla pari tra Milan e Roma, che ai rossoneri non dispiace per niente. Hanno la stessa età, lo stesso ingaggio (più o meno: 2,7 milioni netti all'anno Cassano, 3 Borriello), la stessa voglia di tornare nella città in cui hanno vissuto i giorni più luminosi della loro carriera: è giusto pensarci, sostiene il Milan. Negativa – per ora – la risposta della Roma: le cassanate non sono assolutamente contemplate nel manifesto della “rivoluzione culturale” di Baldini. Un personaggio così controverso e difficile non rientra nei piani del nuovo corso giallorosso. Però Totti non è d'accordo. Già, è nato tutto da una telefonata di Cassano al suo vecchio capitano. Erano amici, poi avevano litigato, ora sono in buoni rapporti. Insomma il barese qualche giorno fa chiama Totti e gli chiede di aiutarlo a tornare nella Roma, dove ha giocato dal 2001 al dicembre 2005 prima del traumatico divorzio e della “fuga” al Real.

Al capitano giallorosso l'idea piace, convinto com'è che la sua Roma abbia bisogno di campioni, oltre che di giovani scommesse. Così si attiva per riportare il suo ex compagno d'attacco a Trigoria. Missione possibile con il ds Sabatini, che ha sempre stimato Cassano (come Delio Rossi, il tecnico destinato a sostituire Luis Enrique se il progetto non ingrana), ma Baldini è un muro. Con una piccolissima crepa, perché la posizione della società è che al 99,9% il barese non verrà preso. Ecco, Totti (e Sabatini) possono lavorare su quella minima percentuale che resta. Tanto più che gli obiettivi per l'attacco sono complicati da centrare: Osvaldo è a un passo dall'Atletico Madrid, che progetta la coppia Falcao-Osvaldo per il dopo- Aguero; Nilmar costa 20 milioni e l'offerta della Roma al Villarreal non supera i 15. Insomma Cassano può sperare ancora, c'è tempo fino al 31 per convincere Baldini.

Intanto lui, Fantantonio, al Milan non sorride neanche quando segna: basta vedere la reazione al gol di Malmoe. «Difficile restare se non si è contenti», ha sentenziato Ibrahimovic, che non fatica a comprendere lo stato d'animo del compagno. Non a caso, Allegri darebbe l'ok allo scambio con Borriello. Da parte loro, i tifosi della Roma appaiono divisi: i nostalgici sono pronti a perdonare Cassano pur di rivedere i magici duetti con Totti («È il più forte con cui abbia mai giocato», disse all'epoca il capitano); ma tanti sono contrari.

E Borriello? Il centravanti al Milan potrebbe tornare, come vice- Ibra, a prescindere dallo scambio con il barese. Sempre che poi i rossoneri riescano a piazzare Cassano da qualche parte: Preziosi si è tirato fuori («Ho già troppi nemici in città, il Genoa rinuncia»), resta in ballo la Fiorentina e il famoso affare con Montolivo. Altra operazione diventata molto complicata: i Della Valle infatti hanno scelto la linea dura sull'ex capitano. Tant'è che ora il progetto del Milan è prendere Aquilani in prestito dal Liverpool gli ultimissimi giorni di mercato. L'Equipe scrive che i rossoneri sarebbero pronti a offrire 25 milioni per Schweinsteiger, cifra in realtà eccessiva per il Milan e bassa per il Bayern. Sfuma anche il sogno Kakà, lo annuncia lo stesso Galliani a Sky: «Ho parlato con Perez: per questioni fiscali, il Real lo può cedere solo a titolo definitivo. Niente prestito. Quindi la pista Kakà è impercorribile».