(Il Romanista - V. Valeri) - Gioventù e forza fisica, piedi educati e un futuro a portata di mano. Carlos Enrique Casemiro, 19 anni, brasiliano, è uno degli obiettivi principali di Walter Sabatini per rinforzare il centrocampo giallorosso.
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Casemiro: subito titolare ed Hernanes era la sua riserva
(Il Romanista – V. Valeri) – Gioventù e forza fisica, piedi educati e un futuro a portata di mano. Carlos Enrique Casemiro, 19 anni, brasiliano, è uno degli obiettivi principali di Walter Sabatini per rinforzare il centrocampo...
Su di lui, inizialmente, si era registrato solo il forte interesse dell’Inter, che sembrava ad un passo dal tesserarlo poco prima che si desse inizio alle danze del mercato. Ma le ottime prestazioni nel campionato brasiliano e la convocazione per il Mondiale Under 20 hanno fatto sì che le attenzioni nei suoi confronti si ampliassero anche ad altri club italiani ed europei e di conseguenza anche il suo valore si è alzato. La sua grande capacità nell’interpretare onori e oneri del ruolo di mediano (interrompere il possesso altrui, recuperare i palloni persi, supportare la retroguardia e farsi vedere in avanti quando ce n’è bisogno), fa sì che Casemiro rientri a pieno nelle preferenze di Luis Enrique, che ha blindato De Rossi e non si priverà di Brighi, Perrotta e Pizarro, ma necessita ancora di qualcosa per presentarsi al massimo delle forze all’inizio della stagione ufficiale. Il giovane, compagno di squadra di Lucas nel San Paolo, piace a Sabatini da diverso tempo e il padre ha già avuto diversi colloqui con il direttore sportivo romanista, aprendo con serenità ad un suo trasferimento in Italia e in particolar maniera a Roma. Fisicamente dotatissimo (184 cm per 80 kg), Casemiro ricorda molto il Felipe Melo dei tempi viola, quindi meno irruente e con un carattere più gestibile. Per molti addetti ai lavori è anche meglio, avendo dalla sua pure un’età che permette a chiunque di lavorarci sopra, plasmandone il talento e limandone i difetti.
NELLA CULLA DEI TRICOLOR - Carlos Enrique Casemiro è nato a San Josè Dos Campos, polo tecnologico ed aerospaziale sito nello stato di San Paolo, il 23 febbraio del 1992. La sua avventura nel calcio inizia all’età di 10 anni, nel 2002, quando viene accolto dalle giovanili del San Paolo. Un vero onore per lui e la sua famiglia, che si affida al suo acerbo talento per costruirsi un esistenza più possibile tranquilla e lontano dai guai. Il giovane mediano impiega 8 anni per convincere l’ambiente di avere i numeri giusti per scommettere su di lui, e di attendere ne è valsa decisamente la pena. Con la maglia dei Tricolor esordisce il 25 luglio dell’anno scorso, undicesimo turno del campionato brasiliano di Serie A, match in trasferta contro il Santos. L’allenatore, Ricardo Gomes, lo lancia titolare lasciando in panchina Hernanes (di lì a pochi giorni approdato alla Lazio) e Marlos, 4 anni più grande. La gara finisce 1 – 0 per i padroni di casa, grazie ad un’autorete di Renato Silva, che sul calcio di punizione di Marquinho beffa l’eterno Rogerio Ceni. Da quel giorno, nonostante il k.o., Casemiro diventa uno dei titolari del San Paolo e già tre domeniche dopo si leva la soddisfazione del primo gol, nel 2 – 2 casalingo contro il Cruzeiro: rete realizzata di testa, una delle sue grandi doti.
OBIETTIVO 2014- Nella sua prima annata da titolare, Casemiro ha timbrato 18 volte il cartellino, quasi sempre partendo egli 11 iniziali, e levandosi lo sfizio di segnare 2 reti, impreziosite da un assist. Inevitabile, per lui, farsi notare non solo in patria ma anche fuori. Insieme ai vari Neymar, Ganso, Lucas e Danilo, anche Carlos rappresenta il meglio dell’ultima generazione di talenti sfornati dal Brasile, paese che non solo economicamente, ma anche sportivamente si sta ponendo prepotentemente all’attenzione del mondo, ospitando sia i Campionati Mondiali di calcio tra tre anni, sia i Giochi Olimpici tra cinque. Nonostante Casemiro sia ancora un membro inamovibile della selezione Under 20, allenata dal 45enne Ney Franco, il sogno del ragazzo di San Josè è quello di essere chiamato il prima possibile nella Selecao di Menezes e poter far parte del gruppo dei 23 che prenderà parte ai Mondiali casalinghi. Utopia? Niente affatto. Già oggi, come detto poco fa, Casemiro è uno dei fari della metà campo verdeoro; nel Mondiale di categoria di scena in Colombia, ha disputato 160 minuti in due gare (contro Egitto e Austria), alla fine delle quali il Brasile si ritrova 4 punti e comanda il girone. Le sue qualità, d’altronde, si sono confermate anche durante questo 2011, con 8 match fino ad ora disputati e addirittura 3 reti segnate, contro Atletico Mineiro, Gremio e International. Un vero e proprio exploit, tanto che il San Paolo gli ha proposto di rinnovare e adeguare un contratto già di per sé lungo (scadenza 2015), ma messo in pericolo dalla pressione di tanti club. Il ragazzo ha rifiutato con garbo, perché sa che incatenarsi ancora di più ai Tricolor significherebbe rendere molto più complicato un salto nel Vecchio Continente.
TENTATIVO ROMA - Sabatini, come spiegato all’inizio, è sulle tracce del ragazzo da tempo. Ha parlato col papà, gli ha esposto il progetto e ha sondato il terreno. Da giugno a oggi, molte voci si sono susseguite e spesso accavallate nell’esporre le intenzioni del centrocampista. Il 29 giugno, in una radio locale, Roberto Calenda escluse ogni trattative con qualunque club. Circa venti giorni dopo, ai microfoni de La Signora in Giallorosso, Ricardo Sarti, agente anche di Cicinho, ha confermato invece le voci che coinvolgevano la Roma, ma ha espresso un dubbio: «E’ extracomunitario, questo status frena un suo arrivo in Italia». Josè Alberti, agente Fifa ed esperto di calcio sudamericano, a Ilsussidiario.net ha invece allontanato Casemiro da Trigoria, in una dichiarazione rilasciata martedì: «Branca (ds interista, ndr) sta andando in Brasile per chiudere». A nostro parere, ci sembra una forzatura. Il cartellino di Carlos Casemiro si aggira sui 15/20 milioni di euro – in virtù di una clausola rescissoria di 30 - , la Roma ne avrebbe pronti 15, frutto della cessione di Vucinic alla Juventus, e secondo Alberti il club di Moratti ne offrirebbe al massimo 10. un po’ poco, viste le quotazioni e la concorrenza. Attendiamo con pazienza, dunque, le prossime mosse di Sabatini, desideroso di consegnare a Luis Enrique un altro gioiello grezzo da far splendere in serie A.
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