rassegna stampa roma

Carnet, oggi il Viminale decide

(Il Romanista-D.Galli) La speranza è che i messaggi circolati ieri fossero volutamente così pessimisti. Per scaramanzia. Ma è davvero solo una speranza. Perché il sentore è di quelli brutti. Oggi, l’Osservatorio sulle manifestazioni...

Redazione

(Il Romanista-D.Galli) La speranza è che i messaggi circolati ieri fossero volutamente così pessimisti. Per scaramanzia. Ma è davvero solo una speranza. Perché il sentore è di quelli brutti. Oggi, l’Osservatorio sulle manifestazioni sportive potrebbe bocciare l’iniziativa della Roma.

Niente carnet da 16 partite per i non tesserati. L’attesa è finita. La Roma oggi saprà. Due sere fa, un dirigente di quelli che contano nella nuova società fu chiamato al telefono. Era uscito da qualche minuto da Trigoria per fare ritorno a casa. «Senta qua», gli dissero. Gli lessero questo comunicato dell’Osservatorio: «L’iniziativa dell’AS Roma di proporre ai propri tifosi un carnet multiplo di biglietti a partire dal prossimo 23 settembre è stata messa all’ordine del giorno della riunione dell’Osservatorio. Coerentemente con il parere già espresso dallo stesso Osservatorio in data primo settembre scorso, non saranno ammesse deroghe a quanto previsto dal “programma tessera del tifoso”». Il dirigente ascoltò in silenzio. Se l’aspettava. Lo temeva. La nota non andava interpretata. Era un preavviso di pignoramento. Un avvertimento. Il Viminale non intende concedere alla Roma di fare attività di impresa, pure quando questa rispetta le regole del gioco, le leggi dello Stato, i dettami del Ministero stesso. Nonostante la Roma continui a ripetere che il carnet di 16 biglietti, che tra parentesi saranno messi in vendita a partire da questo venerdì, è un’iniziativa di biglietteria assolutamente legittima che rientra nel progetto sulla tessera del tifoso, l’Osservatorio non vuole fare marcia indietro. Attenzione, però. Perché non c’è affatto unanimità di vedute in seno all’organo. L’Osservatorio è composto da più anime. La componente istituzionale, un illuminato alto dirigente del Ministero in particolare, ritengono che l’idea della Roma sia buonissima. Pensateci.

Il pacchetto da 16 gare permetterebbe a tanti tifosi che non si sono abbonati di risparmiare qualcosa rispetto alla prevendita dei singoli biglietti. La card non è uno strumento finanziario, non ci puoi comprare il cornetto all’autogrill e non ti permette nemmeno di acquistare un biglietto di settore ospiti, come invece accade per l’As Roma Privilege, la tessera del tifoso giallorossa. Serve ai tifosi a pagare di meno (ma di più in confronto all’abbonamento, che è rimasto un privilegio dei tesserati) per seguire la Roma all’Olimpico. Ma deve presentare la foto del titolare e non può essere rilasciata ai daspati o a chi è stato condannato per reati connessi a manifestazioni sportive negli ultimi cinque anni. Proprio come per la tessera del tifoso. Permetterebbe alla Roma di riempire l’Olimpico e di eliminare le tensioni tra tesserati e non tesserati. Ecco perché il carnet piace ai generalissimi delle forze di polizia. Il problema è politico. Le componenti istituzionali dell’Osservatorio sono favorevoli. Ma quelle sportive, le leghe, assolutamente no. Non tutti, lassù, hanno a cuore solo la questione della sicurezza. La Roma lo sa. E se oggi dovessero bocciare il suo progetto, DiBenedetto sarebbe costretto a prendere la prima decisione importante dell’era americana: dichiarare guerra o no al Viminale?