(Il Romanista - V.Valeri) Corre avanti e indietro sulla corsia sinistra, come gli chiede Luis Enrique, senza lamentarsi e senza abbattersi nemmeno dopo un errore di gioventù come quello a Valencia, costato un gol e tante critiche.
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Carica Josè Angel: «Noi come il Barça, si può»
(Il Romanista – V.Valeri) Corre avanti e indietro sulla corsia sinistra, come gli chiede Luis Enrique, senza lamentarsi e senza abbattersi nemmeno dopo un errore di gioventù come quello a Valencia, costato un gol e tante critiche.
Josè Angel Valdes, 22 anni da compiere il 5 settembre, è stato il primo acquisto della nuova Roma e domani sera farà il suo esordio all’Olimpico, insieme al resto della squadra. Contro lo Slovan di Bratislava c’è bisogno della rimonta per superare il turno e accedere alla fase a gironi dell’Europa League che prenderà il via a metà del prossimo mese.
Lo spagnolo, nato e cresciuto a Gijòn, nelle Asturie, sa bene che l’apporto del pubblico sarà importante e in un’intervista esclusiva a Roma Channel suona la carica: «Sono convinto - ha esordito Josè - che il pubblico giallorosso ci darà il supporto giusto per vincere e superare il turno. Non vedo l’ora di scendere in campo contro lo Slovan. All’andata abbiamo perso, ma non abbiamo giocato male, tanto che l’unico errore commesso lo abbiamo pagato caro. Siamo stati puniti oltremodo». Dopo la crescita nello Sporting, dove ha fatto tutta la trafila delle giovanili per poi esordire in prima squadra - contro il Barcellona, al Camp Nou - , el Cote si è fatto strada anche in nazionale, partecipando all’Europeo Under 21 vinto dalla Spagna lo scorso 25 giugno: «C’erano diverse offerte per me, è vero - ha ammesso il terzino - ma la Roma è stata quella che mi ha cercato con più insistenza. È uno dei club più importanti d’Europa, ci sono i giocatori adatti per ottenere grossi risultati ».
La "spagnolizzazione" della Roma è iniziata con il tecnico e proseguita nei giocatori: «Non saprei già indicare quali differenze ci siano tra il calcio spagnolo e quello italiano - continua - , ma nel frattempo mi ritengo fortunato di essere allenato da un connazionale, perché gli allenamenti li conosco meglio. Con la pazienza e il lavoro potremo arrivare a giocare come il Barcellona, abbiamo i numeri giusti».
Parole di stima e fiducia per il tecnico, suo corregionale: «Luis Enrique ha fatto un grande lavoro nel Barcellona B - ricorda Valdes - e non è semplice arrivare terzi nella seconda divisione spagnola. Ha voglia e determinazione giuste per fare bene, sono contento che sia lui l’allenatore». In virtù dell’amicizia che li lega, Josè Angel riserva parole al miele anche per Bojan Krkic: «Non bisogna caricarlo troppo - ammonisce - perché gli ultimi tempi al Barcellona si è demoralizzato un po’. È un bravissimo calciatore, sono sicuro che se lo lasceremo tranquillo saprà esprimere tutto quanto il suo talento». Josè, che come suo idolo indica Roberto Carlos («uno dei migliori terzini sinistri della storia del calcio»), torna poi sulla gara di domani contro lo Slovan: «All’andata siamo riusciti a riportare in campo le indicazioni del mister - sottolinea -, ma non sempre chi tiene più palla e attacca poi vince. Giovedì (domani, ndr) sono sicuro che con un campo più grande e il sostegno dei tifosi potremo vincere e passare il turno. Se sento pressione? Sono giovane, sono al mio esordio, ma i miei compagni mi sono vicini e mi aiuteranno sapendo le difficoltà che potrei incontrare. Dobbiamo stare tutti tranquilli per evitare di commettere errori».
Sottovalutare eccessivamente lo Slovan e l’Europa League lo sarebbe sicuramente, per questo tutti si attendono dalla Roma una dimostrazione di forza.
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