(Il Romanista - V.Meta) Il ragazzo che Montella ha fatto entrare all’Olimpico contro il Milan al posto di Menez esulta appena quando segna il primo gol con la maglia azzurra, quello che vale il definitivo 2-0 dell’Under 18 di Evani contro l’Albania.
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Caprari canta: “Grazie Montella”
(Il Romanista – V.Meta) Il ragazzo che Montella ha fatto entrare all’Olimpico contro il Milan al posto di Menez esulta appena quando segna il primo gol con la maglia azzurra, quello che vale il definitivo 2-0 dell’Under 18 di Evani...
Sarà che ultimamente a Gianluca Caprari sono successe talmente tante cose che il non ancora diciottenne attaccante della Primavera quasi non ha avuto il tempo di fermarsi per metabolizzarle. A marzo il suo esordio in prima squadra è stata l’unica nota positiva della notte da incubo che a Donetsk ha sbattuto la Roma fuori dalla Champions, da due mesi si allena con Montella, che la scorsa settimana l’ha fatto debuttare prima in campionato, poi in Coppa Italia. E a San Siro ha pure messo Borriello davanti a Julio Cesar.
Dall’Olimpico a Coverciano passando per Milano e Catania. Un periodo intenso per te. Sì, però sono contento. Ringrazio il mister e la Roma per avermi dato questa possibilità e ora spero di continuare a fare bene anche in nazionale.
Ti aspettavi tutte queste prime volte? La serie A? No. Proprio no perché in fondo questo era il mio primo anno in Primavera e già lì non mi aspettavo che andasse così bene. Mi ricordo che a gennaio ero sempre in nazionale, ma con la Roma non segnavo da tanto, il gol non arrivava e un po’ ci stavo male. Però ho continuato a lavorare e sono convinto che piano piano con il lavoro arriva tutto. Ora sto facendo bene, penso alla prossima amichevole dell’Italia (domani, ndr), poi si torna a Roma... e speriamo in un’altra convocazione domenica.
C’è qualcuno che senti di dover ringraziare? Certo: Montella che mi ha dato fiducia, De Rossi e anche Evani che mi ha portato in nazionale.
Tu un assist all’Olimpico l’avevi già fatto in quel famoso Roma-Palermo. Che effetto ti ha fatto tornarci? Ma no, lì hanno fatto tutto Taddei e Mancini, io sono solo stato veloce a mettere la palla sull’angolo, ma il merito è tutto loro. No, non mi ha fatto nessun effetto particolare, però certo è stata una bella emozione.
E a San Siro? Eh, a San Siro so’ entrato bene...no, è stata una bellissima esperienza, con lo stadio pieno e tutto. Peccato solo per il risultato.
C’è qualcuno della prima squadra che ti ha dato qualche consiglio? Devo dire che tutti sono stati molto disponibili con me, mi hanno aiutato e pure bastonato quando era il caso.
Rispetto alla Primavera, c’è una differenza di ritmo a giocare con i grandi? Sì, ma non solo, anche di testa, devi sapere dove mettere al palla prima di toccarla e devi essere veloce. La tecnica non basta
Le finali scudetto con la Primavera? Abbiamo grande voglia di fare bene, aspettiamo i sorteggi per conoscere la nostra avversaria. Certo con la Fiorentina avremmo l’occasione per la rivincita dopo la Coppa Italia.
Cosa farà Caprari l’anno prossimo? Per quanto mi riguarda, la mia intenzione è quella di rimanere alla Roma con la prima squadra.
Ma è vero che ti voleva il Manchester United? In tutta sincerità, nessuno mi ha cercato personalmente.
Ma sei diventato un po’ famoso? No, macché. Gli autografi? Sì, qualcuno l’ho firmato, sempre a Trigoria però. Anche perché cerco di evitare...io so’ piccoletto.
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