(Gazzetta dello Sport - F.Oddi) La risposta sta nei numeri: dei 21 giocatori utilizzati da Luis Enrique — incluso Menez, ormai approdato in Francia—Gianluca Caprari è quello che ha giocato di più.
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Caprari, 18 anni e tanti minuti
(Gazzetta dello Sport – F.Oddi) La risposta sta nei numeri: dei 21 giocatori utilizzati da Luis Enrique — incluso Menez, ormai approdato in Francia—Gianluca Caprari è quello che ha giocato di più.
Novanta minuti e una rete all'esordio con la selezione locale, il primotempo con l'Alto Adige, per intero il triangolare di Innsbruck con PSG e Wacker, con tanto di gol partita ai padroni di casa, destro di controbalzo, al primo minuto, su lancio di Pizarro. Oggi diventa maggiorenne, giocatore lo è già diventato negli ultimi cinque mesi, sbalzato in prima squadra dal terremoto che ha portato Montella dai Giovanissimi alla serie A. Doppia preparazione L'estate scorsa, fresco di scudetto Allievi, aveva fatto la preparazione con la Primavera: quest'anno sono partiti in cinque per Riscone. La prima squadra non era neanche una speranza: con Ranieri spazi chiusi, Montella ha cambiato poco, ma quel poco lo riguardava da vicino: la Champions non è arrivata, ma la scommessa vinta dall’attuale allenatore del Catania è stata quella legata all'attaccante esterno cresciuto nell'Atletico 2000, in gioventù allenato dal padre, ex giocatore di calcio a cinque, che lo scorso anno decise di integrare gli allenamenti che il ragazzo faceva in Primavera, mandandolo da un preparatore atletico di fiducia.Unsacrificio in più, che ha dato ottimi frutti: quando Montella ha cominciato a inserirlo nel gruppo dei grandi, Caprari volava.
Sabato Primavera Sembrava potessero incontrarsi di nuovo, le strade di Montella e Caprari, poi l'ipotesi di un prestito al Catania ha perso quota, sparendo tutto ora che l'ex obiettivo giallorosso Silvestre è finito alla corte di Zamparini, un altro che Caprari se lo ricorda bene, per quel calcio d'angolo battuto a sorpresa per cui chiese la ripetizione della partita. A 18 anni, con quattro presenze in prima squadra (2 in A, l'esordio in Champions e una semifinale di Coppa Italia), l'ex raccattapalle resterà molto probabilmente ad allenarsi coi grandi, in una squadra il cui Lamela, ha giusto un anno più di lui. Poi, quando non ci sarà posto neanche in panchina, il sabato scenderà in campo con la Primavera, da quest'anno sotto la diretta supervisione di Luis Enrique e Sabatini: primo impegno il 3 settembre, quando la Roma, campione d'Italia, ospiterà all'Olimpico la Fiorentina per la Supercoppa.
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