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Capello: “Per lo scudetto dico Juve, ma attenti anche alla Roma”

(repubblica.it) Dirigenti di club e tifosi possono mettersi il cuore in pace, il futuro di Fabio Capello, dopo gli Europei 2012, non prevede una panchina in Italia.

Redazione

(repubblica.it) Dirigenti di club e tifosi possono mettersi il cuore in pace, il futuro di Fabio Capello, dopo gli Europei 2012, non prevede una panchina in Italia.

A ribadirlo è lo stesso commissario tecnico della Nazionale inglese. "Sono coerente con quello che ho già detto - ha spiegato l'allenatore di Pieris, a Catanzaro per ricevere il premio Nicola Ceravolo - e farò qualcos'altro. Non siederò su una panchina italiana. Anche il ruolo di allenatore-manager, all'inglese, in Italia non mi piacerebbe. Credo di poter gestire sia il campo che il portafoglio, ma in Italia non c'è questa possibilità".

 

 

"IO ALL'INTER? NON POTRO' MAI ANDARCI..."  - Capello ha la risposta pronta anche a chi domanda se potrà mai allenare l'Inter. "Non c'è niente da fare. E' una squadra in cui non potrò mai andare, è come quando prendi un palo e la palla va fuori  -  dice ricordando alcuni episodi del passato -. Ci sono delle squadre nelle quali non riesci mai ad andare. Avevo 18 anni ed Herrera chiese a Moratti padre di comprarmi, ma il presidente della Spal disse di no. Altre volte siamo stati vicini ma non è mai andata in porto". EURO 2012 SARA' UN VERO E PROPRIO MONDIALE" - Tornando al presente, il timoniere dei Tre Leoni pensa a concentrarsi sul prossimo europeo, terminato il quale finirà la sua esperienza come ct dell'Inghilterra. "Sarà un torneo molto competitivo - ha detto Capello -, un vero e proprio mondiale. Basta pensare che tre delle prime quattro squadre del Mondiale in Sud Africa erano europee. Per quanto riguarda l'Inghilterra bisognerà vedere come arriveremo all'appuntamento, soprattutto sotto il profilo psicologico. E poi serve un po' di fortuna". "DEL PIERO? SI' A BANDIERE MA SERVONO RISULTATI"  - L'ex allenatore di Roma, Milan e Real ha anche commentato l'annuncio di Andrea Agnelli sull'ultimo anno di Del Piero alla Juve. "Le 'bandierè nel mondo del calcio sono bellissime, ma i tifosi e le società chiedono i risultati e l'allenatore è scelto per questo  -  il pensiero di Capello -. Del Piero quest'anno sarà importantissimo e certamente le bandiere vanno rispettate ma le società vogliono i risultati. Per me è difficile parlare. Ho avuto Del Piero come giocatore e gli ho allungato la carriera quando ho capito che gli serviva recuperare energie. Ma sono anche amico di Andrea Agnelli. Diciamo che hanno pareggiato". "SERIE A BELLA CON RITORNO AL TOP JUVE E MILAN"  - Il tecnico friulano ha poi una sua convinzione sull'attuale incertezza del massimo campionato italiano di quest'anno. "E' merito del ritorno ad alti livelli di Juve e Milan. Nei campionati precedenti giocavano solo in due  -  afferma -. Con la Juve retrocessa e il Milan penalizzato queste due squadre hanno perso i giocatori migliori, e quindi erano rimaste Inter e Roma. La Juve è partita bene e starei attento anche alla Roma. Hanno un bel potenziale e non fanno le coppe e questo è importante perché l'Europa brucia energie. Oltre all'Udinese, che non vedo nella lotta allo scudetto ma per un posto nella Champions, la vera realtà è il Napoli. Ora c'è un campionato veramente bello e anche l'Inter, gioco forza, dovrà arrivare con le prime". "INGLESI? NON GIOCHERANNO MAI IN ITALIA" - Quanto alla possibilità di vedere calciatori d'Oltremanica in serie A, Capello è categorico. "Non c'è speranza di vedere giocatori inglesi in Italia, almeno quelli di primo livello. In Inghilterra ci sono 4-5 squadre che vogliono essere competitive e hanno budget seri. Solo Real Madrid e Barcellona potrebbero pensare di portare via qualcuno. I giocatori inglesi stanno bene in patria, guadagnano bene, si divertono  -  conclude il ct della Nazionale  -  e gli stadi sono pieni".