(Il Romanista - G.Dell'Artri) Una fonte autorevole dà Fiorentino per sicuro membro del prossimo Cda dell’As Roma, che per otto tredicesimi sarà composto da americani. Gli altri quattro consiglieri della banca dovrebbero essere Piergiorgio Peluso, Antonio Muto, Roberto Cappelli e Roberto Venturini.
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Camiglieri: «Roma sempre all’altezza»
(Il Romanista – G.Dell’Artri) Una fonte autorevole dà Fiorentino per sicuro membro del prossimo Cda dell’As Roma, che per otto tredicesimi sarà composto da americani. Gli altri quattro consiglieri della banca dovrebbero essere...
Ma c’è chi inserisce nel lotto Gian Paolo Montali, che dovrebbe restare in seno alla società, anche se non è ancora chiaro con quale incarico (consulente?). Cosa accadrà adesso? L’As Roma è degli americani. Restano però una serie di adempimenti legali cui bisogna far fronte. Atti formali, ma indispensabili per permettere a DiBenedetto & Co.di entrare fisicamente in possesso del club.
Ieri sono stati avviati i primi contatti con l’Antitrust, che può prendersi al massimo trenta giorni per esaminare le carte. I tempi, assicuravano ieri fonti finanziarie, dovrebbero essere però più brevi. Non ci sarà bisogno di aprire alcuna inchiesta, visto che DiBenedetto non detiene altre partecipazioni in società di calcio. Il semaforo verde è scontato. Poi si passerà all’Opa. L’Offerta pubblica di acquisto sarà lanciata, entro settembre, sui titoli in mano ai piccoli azionisti a un prezzo di riferimento prestabilito: 0,6781 euro. Chi, quindi,possedeva azioni comprate a un prezzo superiore, ieri ha cercato disperatamente di disfarsene. Il titolo ha chiuso la seduta a 0,92 euro, in calo del 21,10% rispetto a venerdì, quando valeva 1,16euro. In Borsa funziona così: più la gente compra,più un titolo si apprezza; più la gente vende, più questo si deprezza. La flessione, insomma, era assolutamente prevedibile.
Intanto, ieri è tornato a parlare il portavoce di DiBenedetto, il presidente di Open Gate, Tullio Camiglieri: «La Roma può puntare a essere una squadra che esca dai confini cittadini per competere a livello internazionale su più fronti - ha detto a Radio Anch’ioLo Sport -. È una scommessa che viene inseguita da tempo. Certo, se si potessero fare discorsi seri sugli stadi, il ragionamento cambierebbe». Camiglieri non si esprime sui nomi che circolano in questo periodo per comporre l’organigramma operativo e per il mercato. «Ci avviamoverso il calciomercato, in cui i colleghi devono arrampicarsi sugli specchi. Formalmente siamo in attesa delle autorizzazioni, gli imprenditori in nessun modo operano come proprietari della Roma». I tempi, però,stringono, c’è da pianificare la prossima stagione: «Nel bene o nel male siamo in Borsa e dobbiamo stare ad alcune regole - ha precisato -, quindi i tempi sono dettati. Bisognerà poi costruire un rapporto forte con la squadra e con la società, come lo sviluppo dei vivai. In questo senso anche DiBenedetto e Pallotta sono stati abbastanza chiari: privilegiare i giocatori nati a Roma e legati alla squadra». Infine una battutasul presidente della Lazio che ultimamente ha parlato della cordata Usa: «È interessante che Lotito abbia una visione strategica così chiara e definita...».
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