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Calcioscommesse: “”Su De Rossi solo sciocchezze”

(Corriere dello Sport – A.Ramazzotti) Gli schizzi di fango notturni vengono lava­ti la mattina.

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(Corriere dello Sport – A.Ramazzotti) Gli schizzi di fango notturni vengono lava­ti la mattina.

E l’operazione di pulizia è di quelle nette, che non devono lasciare dub­bi perché è il procuratore di Cremona, Roberto Di Marti­no, a fare chiarezza, una vol­ta per tutte: Daniele De Ros­si in questa storia del calcio scommesse non c’entra, non ha nessun ruolo e non compa­re nelle intercettazioni. La notizia del giorno prima ( a cui il nostro giornale non ha dato alcun peso), ieri mattina si trasforma in una bolla di sapone, una non notizia che Di Martino addirittura defini­sce « una sciocchezza » . I cro­nisti insistono e il pm cremo­nese è costretto ad andare ol­tre per sgombrare il campo. Il grande nome avrebbe crea­to ancora più interesse attor­no all’inchiesta, ma “ capitan futuro” non c’entra niente. « Non so chi si sia inventato questa cosa e il perché lo ab­bia fatto - ha ribadito il magi­strato -, ma ho chiesto infor­mazioni ai miei ufficiali di polizia giudiziaria e mi è sta­to detto che tra le oltre 50.000 intercettazioni effettuate non è stato mai citato Daniele De Rossi. Il suo nome nell'inchie­sta non c’è » . Di nomi ce ne sono tanti altri in compenso. Alcuni sono venuti fuori, altri usciranno nei prossimi giorni perché la vicenda, dopo le confessioni di ieri, è destina­ta ad allargarsi. Si indaga a Cremona, ma si indaga in al­tre parti d’Italia, con la possi­bilità concreta che i giocatori coinvolti siano molti di più. Per il momento però il fulcro dell'inchiesta è qui in questo Comune di oltre 70.000 abi­tanti che da ieri sente di ave­re gli occhi di tutta l'Italia puntati addosso. Lo si capisce dalla folla davanti al tribuna­le, dai commenti nei bar, dai giornali, locali e non, che van­no a ruba. La notizia attira. AVANTI A CREMONA -Da oggi nuovi interrogatori perché l'inchiesta andrà avanti a Cremona.« Le altre Procure non ci hanno ancora chiesto gli atti- ha detto in mattinata Di Martino, pri­mache arrivas­se la richiesta da parte delle Procure di Bari e di Napoli -e la competenza ter­ritoriale rimane a Cremona visto che non c'è unposto specifico dove questa associazione si è costituita prima della partita Cremone­se- Benevento ». Non si può co­munque escludere che in fu­turo, in presenza di nuovi fat­ti e riscontri, arrivino richie­ste di spostamento del pro­cesso altrove, intanto però gliinvestigatori tirano dritti per la loro strada. Anche perché, rispetto alla chiusura dell'or­dinanza del gip, si sono già aggiunti nuovi reati, commes­si sempre a Cremona dalle persone indagate. Per il mo­mento Di Martino, che è pronto a trasmettere anche alcuni stralci dell’inchiesta alla Figc e al procuratore Pa­lazzi, non li ha resi pubblici:« Stanno succedendo cose strane ultimamente. Per esempio è acca­duto un fatto si­gnificativo ai fini dell'inchiesta e sono stati com­messi altri reati qui a Cremona, ma di questo non posso parlare ». E anche ieri il la­voro della squadra mobile co­ordinata da Guido Lo Presti è stato sensibile, soprattutto con l'analisi del materiale rin­venuto nelle perquisizioni ef­fettuati nelle case degli impu­tati, con agende, pc, sim card e altro materiale sequestrato.