(Gazzetta dello Sport-A.Pugliese) Il derby oramai è metabolizzato, lo choc per l'errore (fallo su Brocchi, con conseguente cartellino rosso e calcio di rigore dell'1-1) probabilmente anche.
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Burdisso finisce k.o. Ora tocca a Simon
(Gazzetta dello Sport-A.Pugliese) Il derby oramai è metabolizzato, lo choc per l’errore (fallo su Brocchi, con conseguente cartellino rosso e calcio di rigore dell’1-1) probabilmente anche.
Tutto messo già in soffitta, proprio come l'infortunio muscolare alla coscia che l'ha tenuto bloccato negli ultimi dieci giorni. Simon Kjaer, così, domenica sera è pronto a fare il suo rientro, a più di un mese di distanza proprio da quel Lazio-Roma 2-1. Anche perché la serata della Roma si è chiusa molto tardi con una notizia davvero brutta: Nicolas Burdisso si è infortunato, sembra gravemente, al ginocchio sinistro in uno scontro con James Rodriguez durante Colombia-Argentina. Presto per la diagnosi, ma la Roma è preoccupatissima.
Coppie Nel frullatore di Luis Enrique, le coppie di difensori centrali sono state tra le più miscelate in assoluto. Finora lì in mezzo infatti hanno giocato in cinque (Burdisso, Heinze, Kjaer, Cassetti e Juan), con il danese che s'è mosso al fianco di Burdisso contro Inter e Siena (due pareggi) e vicino ad Heinze contro Parma (vittoria per 1-0) e Lazio (k.o., appunto). Juan a parte, che è stato fermo a lungo per infortunio, il danese è stato insomma il meno utilizzato in assoluto: 291 minuti, contro i 342 di Cassetti, i 511 di Heinze e gli 847 di Burdisso. Dati alla mano, quello che preoccupa di Simon è il rapporto tra palle recuperate e falli commessi (1,33, contro il 3,25 di Heinze e il 6,83 di Burdisso, peggio anche di Cassetti — 1,43 — che lì ha palesato tanti limiti), mentre incoraggia la percentuale di contrasti vinti, 68%. Meglio di chiunque altro, visto che Heinze si ferma al 52%, Burdisso al 64% e Cassetti al 67% (per Juan c'è un eloquente 71%, ma il suo dato è condizionato dalle troppe poche partite del difensore brasiliano, in tutto solo due).
Fiducia Sono dati, è vero, ma dimostrano l'instabilità di un giocatore come Kjaer, sicuramente di grande qualità, ma vittima a volte di alcuni smarrimenti. «Per me è un piacere giocare con un giocatore del valore di Heinze — ha detto nei giorni scorsi Kjaer — Da lui cerco di imparare tutto quel che posso, come cerco di fare guardando anche Burdisso e Juan, che sono giocatori esperti». A conti fatti, con il k.o. di Burdisso, Kjaer è l'unica vera certezza al centro della difesa. Juan? È rientrato in gruppo ma non dà garanzie. E Cassetti? No, lui no. Dopo gli imbarazzi di Novara, anche Luis Enrique se ne sarà accorto.
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