rassegna stampa roma

Burdisso, Borriello e Pizarro. Se il colpo arriva dopo Ferragosto

(Il Romanista – F.Bovaio) – Sogni e speranze, illusioni e realtà, tutte concentrate nelle ultime due settimane di mercato. Quelle che vanno dal caldo ferragosto al giorno 31 dell’ottavo mese dell’anno.

Redazione

(Il Romanista - F.Bovaio) - Sogni e speranze, illusioni e realtà, tutte concentrate nelle ultime due settimane di mercato. Quelle che vanno dal caldo ferragosto al giorno 31 dell’ottavo mese dell’anno.

Quattordici giorni nei quali Sabatini dovrà assolutamente trovare le pedine che mancano sullo scacchiere di Luis Enrique. Nell’attesa i tifosi si affidano al direttore sportivo, che in questi giorni sta lavorando nell’ombra e alacremente per completare al meglio la squadra, nella consapevolezza che sul mercato spesso i colpi migliori si fanno proprio in vista della chiusura delle trattative, quando i prezzi calano e i giocatori che vogliono cambiare aria o andare per forza in una squadra che li cerca premono sulle rispettive società per essere liberati. Una storia che i tifosi della Roma conoscono bene sia per averla subita in prima persona da parte di tanti che consideravano benianimi (salvo poi accorgersi che pensavano solo ai soldi, come tutti e poco gli importava della maglia), sia per averla goduta a proprio vantaggio. Negli ultimi quattordici giorni del mercato, dopo ferragosto, da più di un quinquennio vedono arrivare nomi importanti in giallorosso, anche se qualche volta poi questi non sono stati in linea con le aspettative iniziali. E parliamo, ad esempio, di Cicinho, Baptista e dello stesso Menez, tutti acquistati da Pradè tra il 15 e il 31 di agosto. Il terzino brasiliano fu il protagonista dell’estate del 2007, quando la Roma lo prese dal Real Madrid. Nonostante l’infortunio che lo aveva tenuto fermo ai box si trattava pur sempre di un protagonista della nazionale verdeoro, nella quale sembrava dovesse prendere l’eredità di Cafu. Poi è andata come sappiamo, con i bassi che sono stati più degli alti anche nella Roma, dove con Luis Enrique potrebbe ritrovare lo smalto di un tempo. Peggio di lui è sicuramente andato Julio Baptista, che Pradè prese nella seconda parte dell’agosto 2008 insieme a Menez. La "bestia" prometteva molto, ma mantenne poco, mentre il francese di classe ne ha da vendere, ma è stato bloccato da un carattere che non lo ha certamente aiutato ad ambientarsi. Diverso il discorso per altri tre colpi post ferragostani degli ultimi anni che, al contrario di quelli citati, hanno sicuramente dato moltissimo alla Roma. In tal caso parliamo di Pizarro, arrivato nel 2006 su forti pressioni di Spalletti, con il quale è diventato uno degli insostituibili della squadra; di Burdisso, preso alla chiusura del mercato del 2009 e subito mandato in campo nella gara di esordio persa 3-2 in casa del Genoa e di Borriello, arrivato in extremis l’anno scorso dal Milan. Dire che non ha reso sarebbe delittuoso, visto che nella tremenda annata che ci siamo messi alle spalle ha segnato tanti gol belli e importanti prima di finire nel dimenticatoio con Montella