(Il Romanista - M.Bianchini) - E bravo il sig. Tagliavento. A forza di sentirsi etichettato come il miglior arbitro italiano, si è sporto troppo per rimirarsi nello stagno della vanità e vi è caduto dentro. Vogliamo pensare che il suo sia stato un incidente per eccesso di sicurezza derivante dal carisma inattaccabile che considera sicuro riparo da ogni critica.
rassegna stampa roma
Brocchi si tuffa nel mare di lacrime laziali
(Il Romanista – M.Bianchini) – E bravo il sig. Tagliavento. A forza di sentirsi etichettato come il miglior arbitro italiano, si è sporto troppo per rimirarsi nello stagno della vanità e vi è caduto dentro. Vogliamo pensare che il...
Altrimenti ci sarebbe ampia materia di riflessione. Il fallo da rigore , seguto dal ridicolo cartellino per Kjaer , è sembrato il segnale inquietante di un condizionamento psicologico che deve avergli confuso le idee. Tagliavento è un ottimo abitro, ma per tanti motivi non doveva essere designato a dirigere il derby. Le decisioni inappuntabili adottate in passato nei confronti dei biancocelesti, suscitarono a suo tempo aspre polemiche che in realtà avevano soltanto lo scopo di cercare un alibi alle batoste. Questa volta è partito un fiume di lacrime preventive nato dalle campagne di Formello , passato per Terni, patria del direttore di gara, fino a raggiungere l’Olimpico. Che salvagente è stato per lui il veniale contatto di Kjaer con Brocchi. "Ecco, finamente posso liberarmi dal peso che mi porto dentro - avrà pensato - questo è il momento giusto". E’ senza curarsi della pagliacciata , ha indicato il dischetto e tirato fuori il cartoncino dell’espulsione che ha avuto un peso determinante sull’esito della partita. Se qualcuno non avesse assistito al siparietto del dopo partità su SKY, ve lo raccontiamo noi. E’ stato troppo divertente. Magari un po’ meno per l’arbitro e l’ "attore" Brocchi. Ilaria D’Amico, forse poco convinta anche lei del"misfatto", replicato decine di volte da moviole e rallenty, ha creduto opportuno smuovere le acque.
Rivolgendosi a Billy Costacurta , gli ha chiesto, come ex giocatore di difesa, un giudizio su quel’episodio . Replica: una strizzatina d’occhio accompagnata da un sorriso furbesco, seguito da parole molto chiare: «Cristian è stato veramente bravo . Al primo soffio di vento sul braccio, si è esibito in tutta la sua arte di tuffatore». Lo ha ripetuto allo stesso laziale, quando è apparso sui teleschermi. Brocchi ha tentato di buttarla sullo scherzo , ma il suo sorriso non riusciva a nascondere l’imbarazzo , diventato ancora più pesante , quando l’amico Billy, gli ha ricordato le vacanze trascorse insieme alle famiglie, in cui primeggiava proprio il divertimento per i tuffi in piscina del centrocampista biancoceleste: «ma guarda un po’ cosa mi combina Billy - si leggeva nello sguardo impacciato del laziale - proprio davanti a milioni di persone». Ma stia tranquillo Brocchi, anche l’arbitro Tagliavento è passato nelle file degli ammiratori compassionevoli, specialmente se il tuffo avviene sul corso d’acqua pieno di lacrime che sgorga da ben cinque stagioni. Che diamine, un po’ di comprensione!
© RIPRODUZIONE RISERVATA