rassegna stampa roma

Branco di Lupi

(Il Romanista – S.Romita) – Io ho una fame da lupi. E voi? A sentire Luis Enrique, che vi vede ogni giorno a Trigoria, siete belli affamati.

Redazione

(Il Romanista - S.Romita) - Io ho una fame da lupi. E voi? A sentire Luis Enrique, che vi vede ogni giorno a Trigoria, siete belli affamati.

Vi vogliamo vedere così. Un branco di lupi mai sazio e in perenne ricerca della preda da trascinare esangue negli spogliatoi al novantesimo. Oggi è il giorno giusto per mostrarci che il cambiamento di rotta è avvenuto. Che tutto è possibile anche per una squadra giovane e appena assemblata. Che nessuna meta è preclusa. Vincere oggi, con l’apporto del sindaco di Pontida, il romanista - leghista Pierguido Vanalli e la tifosa bergamasco giallorossa Paola Locatelli, significherebbe moltissimo. Oggi che il presidente della Repubblica ha ammonito il Bossi a non scherzare con il fuoco più di tanto, che altrimenti lo Stato può difendersi duramente.

Prendiamoci i tre punti che ci spettano e proseguiamo nella salita. Sbrighiamo la pratica con brillantezza e autorità. E ritroviamoci abbracciati ancora all’Olimpico. Significherebbe che siamo un tutt’uno con le nuove ambizioni e che il futuro è già arrivato. Salutiamo l’estate che se ne va con un risultato secco e pesante per gli avversari un po’ già massacrati dal Doni. Le giornate si sono accorciate ovunque. Non c’è tempo da perdere. Facciamo presto. Che poi verranno i campi pesanti e fangosi della campagna invernale. L’erba ghiacciata del nord e le calzamaglie scure. I guantini di lana e il vapore che si alza dalle maglie sudate fino a raggiungere i tabelloni illuminati sopra le curve. Gli scontri epocali di un 2011 tutto da godere.

Quando le punizioni di Totti non si infrangeranno sul palo ma gonfieranno i cuori e le reti. Quando De Rossi arrivando dalle retrovie salterà più in alto di tutti e schiaccerà il cuoio dentro l’ostacolo. E Osvaldone, metà straniero e metà artista, come un novello George Moustaki, mitraglierà le berline blindate dei gangster milanesi dentro San Siro. A quel punto avremo infranto il muro dei 60mila amici. Sia sul nostro Facebook che sugli spalti sotto Monte Mario. Il nostro Olimpo.