(Il Romanista - V. Meta) - Totti e Taddei no, Perrotta e De Rossi sì, Rosi forse: la Roma che oggi alle 16 parte per Milano a caccia della finale di Coppa Italia è fatta per nove undicesimi. A tenere in ansia Montella sono però le condizioni di Aleandro Rosi, alle prese con una dolorosa infiammazione agli adduttori che ne mette in dubbio la presenza domani sera a San Siro.
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Borriello titolare in attacco. Si rivede Ménez, dubbio Rosi
(Il Romanista – V. Meta) – Totti e Taddei no, Perrotta e De Rossi sì, Rosi forse: la Roma che oggi alle 16 parte per Milano a caccia della finale di Coppa Italia è fatta per nove undicesimi. A tenere in ansia Montella sono però le...
Nell’allenamento di oggi, l’esterno è sceso regolarmente in campo con i compagni, salvo rientrare in palestra con il preparatore Franceschi dopo un quarto d’ora. Già sabato scorso non stava benissimo, ma ha comunque preso il posto dell’infortunato Brighi (dimesso ieri da Villa Stuart) all’11’ del primo tempo e la sostituzione nel finale non è stata dettata da motivi di ordine fisico. Le sue condizioni verranno valutate stamattina, il dolore c’è ma la voglia di esserci è di più: protagonista a Bari con il gol che ha rimesso la Roma in corsa per un posto in Champions, Rosi non vorrebbe fermarsi proprio adesso che ha trovato continuità, anche grazie a un tecnico che l’ha restituito al ruolo di esterno alto. Ragion per cui proverà fino all’ultimo a recuperare e se anche il dolore non dovesse essere del tutto scomparso, è disposto a stringere i denti. D’altra parte, dalla sua presenza dipendono buonaparte degli equilibri in attacco: con Totti squalificato, si rivedrà dal primo minuto Borriello, per cui il centravanti di riserva diventerebbe Vucinic. Ci fosse stato il capitano, Montella avrebbe confermato il montenegrino all’ala sinistra, con Ménez dalla parte opposta, così invece sugli esterni dovrebbero partire titolari lo stesso Ménez e Rosi, dolore permettendo. Qualora non ce la facesse, rientrerebbe VucinIc, mentre in panchina potrebbe esserci spazio, oltre che per l’esordiente Caprari, anche per il ’92 Stefano Pettinari. Dopo il pari con il Milan, Montella ha fatto presente alla squadra di non voler più snaturare il modulo, perché la Roma passata al 4-4-2 non gli è piaciuta affatto. Scontato dunque il ritorno al 4-2-3-1 già a San Siro, tanto più che la formazione è fatta per nove undicesimi: davanti a Doni, difesa al completo con Cassetti, Juan, Burdisso e Riise, quindi il ritorno di De Rossi accanto a Pizarro in regia, e quello di Perrotta al centro della trequarti. Con Borriello centravanti, l’unico dubbio restano le ali: Menez, Rosi e Vucinic si giocano due maglie, il francese dovrebbe essere quello con più chances di giocare. Nella seduta di ieri, gli unici assenti erano Mexes, Brighi e Cassetti, quest’ultimo rimasto a lavorare in palestra, mentre Riise è rientrato prima della partitella. In gruppo anche quattro Primavera: oltre a Caprari, il difensore Antei e i centrocampisti Florenzi e Viviani.
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