(Corriere dello Sport - G. D' Ubaldo) - E’ fuori da tutte le probabili formazioni. Comincia il campionato e Marco Borriello, arrivato esattamente un anno fa alla Roma come il grande colpo di mercato, ora rischia di finire in panchina. Alla fine di un’estate complicata, durante la quale la società ha tentato di cederlo. Un cambiamento di rotta che lo ha colto di sorpresa, a due settimane dalla chiusura delle operazioni.
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Borriello: “Volevo solo la Roma”
(Corriere dello Sport – G. D’ Ubaldo) – E’ fuori da tutte le probabili formazioni. Comincia il campionato e Marco Borriello, arrivato esattamente un anno fa alla Roma come il grande colpo di mercato, ora rischia di finire in...
Ma Borriello non si è perso d’animo. Oggi è pronto a mettersi in gioco, a sposare il progetto come ha fatto Totti. E’ convinto che i gol li segnerà anche quest’anno. Non lo spaventa la prospettiva di andare in panchina.
ASSICURAZIONI - Con il lavoro proverà a convincere Luis Enrique, che durante i primi giorni di ritiro aveva speso parole di elogio nei confronti dell’attaccante: «Quando ho saputo che volevano cedermi ci sono rimasto di stucco. Avevo giocato quasi tutte le partite del precampionato, ero convinto di essere nei piani della società e dell’allenatore, poi mi hanno detto così… Però il mio unico pensiero è stato sempre quello di rimanere a Roma. Poi mi hanno mandato in campo in Europa League a Bratislava, il giorno dopo mi hanno messo sul mercato. C’era confusione, non c’era molta sinergia. Con quella scelta potevo perdere le possibilità di trovare una sistemazione. Quindi gli ultimi due giorni di mercato ho chiamato Sabatini e Luis Enrique per chiedere a loro cosa rappresentavo veramente. Sabatini mi ha detto che ero fuori dal mercato e che ero un giocatore importante. E la mattina dopo anche l’allenatore mi ha detto la stessa cosa. Rispetto agli ultimi dieci giorni di mercato si era ricreata quella sinergia. Sono quindi stato sempre più convinto di restare, perchè non mi volevano solo i tifosi, che mi hanno sempre fatto sentire il loro sostegno, ma anche l’allenatore e la dirigenza. Così negli ultimi due giorni si erano ricreate le condizioni per continuare il rapporto. Mi sono tolto il mercato dalla testa, anche se avevo avuto offerte importanti. Tre o quattro squadre mi hanno cercato fino alla fine, ma il mio unico pensiero era quello di restare e sono rimasto. Mi sono sentito di nuovo un giocatore importante». Ma il suo futuro resta in bilico. Nessuno può garantirgli che la società a gennaio non torni alla carica per trovargli un’altra sistemzione. Marco alla Roma ci tiene davvero e in questi mesi proverà a far cambiare idea ai dirigenti.
OTTIMISTA - Borriello è rimasto a lungo in silenzio, ha scelto un profilo basso da quando è arrivato alla Roma. Ieri ha raccontato il suo pensiero a Sky. E ha detto la sua anche sul nuovo progetto della Roma: «Totti e Luis Enrique saranno le nostre armi in più. Luis Enrique è un valore aggiunto, ha le idee chiare, grandi motivazioni e grande mentalità. Se riusciamo a fare quello che ci chiede, si divertiranno i tifosi, ci divertiremo noi e riusciremo a raggiungere traguardi importanti. Il suo è un bel calcio, ha un bel concetto di calcio».
AMBIENTE POSITIVO - Il centravanti napoletano si è anche schierato dalla parte di Totti. E’ in concorrenza con il capitano per vun posto in squadra, ma tra i due non c’è rivalità. Spesso si ritrovano anche a cena insieme: «L’argomento Totti a Roma è sempre molto delicato. Al di là che è un giocatore indiscutibile, posso solo dire che è il simbolo di Roma e della Roma. Oltretutto è un grande compagno di squadra. Ho avuto la fortuna di giocare al Milan con cinque Palloni d’Oro, ma posso dire che Francesco ha la velocità mentale di quei campioni. Anche Totti sarà un valore aggiunto. C’è un bellissimo ambiente intorno alla squadra, la società ha riportato quella energia positiva che mancava da un po’ a Trigoria. Totti ha fatto altrettanto con il suo messaggio di mercoledì. Ora dobbiamo solo andare in campo a dimostrare il nostro valore e speriamo di farlo a cominciare da domenica con una bella vittoria».
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