rassegna stampa roma

Borriello: «Un’altra chance sprecata»

(Corriere dello Sport – P. Torri) Quindici gol e non sorride­re. Oltrettutto il quindicesimo rea­lizzato con il destro, una botta sot­to la Sud, il pallone che ha toccato la traversa per poi finire in rete

Redazione

(Corriere dello Sport – P. Torri) Quindici gol e non sorride­re. Oltrettutto il quindicesimo rea­lizzato con il destro, una botta sot­to la Sud, il pallone che ha toccato la traversa per poi finire in rete

 Ci sarebbe stato da fare festa, ma il ri­sultato finale non regala sorrisi a Marco Borriello. Il centravanti ha timbrato un’altra volta, quindicesi­ma rete stagionale, decima in campio­nato, quattro in Champions League, una in Coppa Italia, ma quel pareggio di Eder ha rovinato la serata di tutti i ro­manisti. Perché que­sto pareggio è un al­tro di quei risultati che sarà diffici­le da dimenticare, vero Marco? «Non ci sono dubbi. Questa è stata una nuova occasione persa. E’ sta­ta una partita che potevamo vince­re sulla carta, ma alla fine il Bre­scia in questo cam­pionato ci ha tolto cinque punti, troppi. Ha ragione il nostro dirigente Montali quando dice che dobbiamo subito di­menticare. Ora ab­biamo l’obbligo di disputare una gran­de partita a Milano contro l’Inter, correggendo i nostri errori » .OBIETTIVI - Borriello parla anche di mercato e obiettivi: « Il nostro non­mercato? E’ normale che ogni alle­natore, quindi anche Ranieri, vor­rebbe vedere sempre rinforzata la sua squadra. Io ho sempre detto che siamo già così competitivi per poter lottare su tre fronti, i nostri obiettivi non cambiano neppure do­po questo pareggio. Ora, oltretutto, in attacco con le partenze di Oka­ka e Julio Baptista, c’è meno scel­ta. Vorrei pure dire che ci poteva stare un rigore per noi, io mi sono sentito sgambettato, il pallone è fi­nito a Mexes e gli è stato fischiato il fuorigioco, però prima avevano fatto su di me » .JULIO SERGIO -Un gol subito in con­trotempo con John Arne Riise che non si capisce bene perché non ab­bia neppure provato a saltare. Una spizzata con la mano su quel destro di Lanzafame che ha incrinato la traversa della porta sotto la Curva Nord. C’è chi dice che Julio Sergio avrebbe potuto fare qualche cosa di più sulla capocciata di Eder (oh, capocciata di Eder, avete presente l’altezza del brasiliano?), in ogni ca­so non è stata una bella serata per il portiere brasiliano: «Inutile na­sconderci dietro un dito, contro il Brescia abbiamo perso due punti fondamentali per la nostra risalita in classifica. Mi dispiace molto per il gol subito, ho provato con tutte le mie forze ad arrivarci, ho caricato bene e mi sono lanciato, ma non c’è stato niente da fare. Su quel tiro di Lanzafame è vero che l’ho toccato quel tanto che è stato sufficiente a non incassare un’altra rete che sa­rebbe stata una beffa» .ANALISI- Aggiunge Julio Sergio: «Sapevamo che non sarebbe stato semplice, il campionato italiano è difficile, non è mai facile vincere contro squadre che vengono al­l’Olimpico e si difendono in dieci. Soprattutto nel primo tempo abbia­mo fatto fatica, non per scelta ma per il semplice fatto che loro corre­vano tanto e chiudevano bene gli spazi. Non va dimenticato che ve­niamo da un periodo in cui abbia­mo giocato tre partite a settimane, non sempre è possibile stare al massimo. Ora sarà meglio pensare alla partita di domenica prossima a Milano contro l’Inter. Andremo lì per vincere, del resto la Roma va in campo sempre per vincere. Ci sarà pure la motivazione di recu­perare i due punti persi contro il Brescia» .