rassegna stampa roma

Borriello, il rilancio con un modulo che preveda lui e Totti

(Corriere dello Sport – D’Ubaldo/Torri) – Marco Borriello nella Roma ha realizzato se­dici gol, tra campionato, Champions League e Coppa Italia. Mercoledì si è sbloc­cato dopo un digiuno di oltre tre mesi.

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(Corriere dello Sport - D'Ubaldo/Torri) - Marco Borriello nella Roma ha realizzato se­dici gol, tra campionato, Champions League e Coppa Italia. Mercoledì si è sbloc­cato dopo un digiuno di oltre tre mesi.

Il suo ultimo gol ri­saliva al 2 febbraio, contro il Brescia. C’era ancora Ranie­ri e quella partita fu il primo segnale della crisi che portò alle dimissioni del tecnico di San Saba. Con l’arrivo di Montella Borriello ha perso il posto in squadra. Ha gio­cato da titolare in campiona­to a Bologna e a Lecce ( Tot­ti era squalificato), oltre alle due semifinali di Coppa Ita­lia contro l’Inter, che la Ro­ma ha affrontato senza il ca­pitano, fermato dal Giudice sportivo. Montella ha scelto il 4- 2- 3- 1 per ridare equili­brio alla squadra e come centravanti ha preferito Tot­ti a Borriello. Confortato dai risultati ( Totti con Montella allenatore ha segnato dieci gol), il giovane tecnico è an­dato avanti per la sua strada. Borriello quando è stato chiamato in causa ha fatto la sua parte ( a Lecce si è pro­curato il rigore della vitto­ria, lo stesso ha fatto a Bari, quando è entrato all’inizio della ripresa) e a San Siro, tornato titolare, ha segnato il gol del pareggio e con un ti­ro ha colpito clamorosamen­te due pali. Borriello smania dalla voglia di giocare, ma ha evitato di fare polemiche. Era più scontroso quando lo lasciava fuori Ranieri. Ha accettato con professionali­tà le decisioni di Montella.

RISCATTO - Borriello è un gio­catore della Roma. Al cento per cento. La nuova società ha l’obbligo di riscattarlo a fine stagione, pagando dieci milioni di euro. C’è solo da definire meglio le dilazioni di pagamento, per le quali ci sono varie interpretazioni. Borriello non può essere fe­lice della situazione attuale, ma non ha intenzione di la­sciare la Roma. Qui si trova bene, si è ambientato in fret­ta, raggiunge facilmente Na­poli per andare a trovare i suoi parenti. Borriello non ha rimpianti di aver scelto la Roma. Dopo il gol che per­mise di vincere a San Siro contro il Milan a dicembre era convinto di poter lottare per lo scudetto. Poi la situa­zione è precipitata, la squa­dra si è smarrita e questo è coinciso con l’eclissi di Bor­riello. Protagonista assoluto fino al 2 gennaio, quindici gol al suo attivo fino a quel momento. Si è fermato nelle ultime partite con Ranieri ed è retrocesso riserva con Montella. Un solo gol in tre mesi. Per uno come lui che vive per il calcio non è stato facile.

LUI E TOTTI - Borriello però non è il tipo che si arrende facilmente. Non ha le valigie pronte, lui nella Roma vuole restarci ed è convinto di po­ter coesistere con Totti. Ma è chiaro che un discorso defi­nitivo si potrà fare solo quando si saprà chi sarà l’al­lenatore della Roma per la prossima stagione e se sarà Montella quale sarà il modu­lo che adotterà ripartendo con una squadra costruita da lui. Il centravanti spera di avere le chance per poter giocare titolare, per ripren­dere a segnare con continui­tà. Come aveva fatto per la prima parte della stagione.