(Il Romanista - D.Giannini) - Nel giorno dell’ok pressoché definitivo per Bojan Krkic, sopra ai tetti di Trigoria si è sollevata un’altra fumata bianca. Che magari era solo una formalità, però è arrivata.
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Borriello è solo giallorosso. Sabatini: «Felicissimo»
(Il Romanista – D.Giannini) – Nel giorno dell’ok pressoché definitivo per Bojan Krkic, sopra ai tetti di Trigoria si è sollevata un’altra fumata bianca. Che magari era solo una formalità, però è arrivata.
E da ieri Marco Borriello è, anche formalmente, un giocatore della Roma. La società giallorossa ha infatti esercitato il diritto di riscatto sul prestito della scorsa estate. Quello che aveva fatto discutere per la dicitura che era stata utilizzata. Ormai quello è il passato, perché, al di là di obblighi o diritti, l’attaccante è diventato giallorosso a titolo definitivo. Il comunicato apparso sul sito della Roma spiega perfettamente le modalità del trasferimento. La Roma, infatti, ha reso noto «di aver esercitato, nei termini e con le modalità previste dalle normative federali vigenti, il diritto di opzione per l’acquisizione a titolo definitivo dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Marco Borriello. Per l’acquisizione a titolo definitivo di tali diritti è previsto il riconoscimento in favore dell’AC Milan di un corrispettivo di 10 milioni di euro, oltre IVA, da pagarsi in tre annualità tramite la Lega Nazionale Professionisti, di cui 3,4 milioni, oltre IVA, nella stagione sportiva 2011/2012, e 3,3 milioni, oltre IVA, nelle stagioni sportive 2012/2013 e 2013/2014». Quindi la Roma verserà in questa stagione un terzo del valore del giocatore, e i restanti due terzi nelle stagioni a venire. Sempre che Borriello resti alla Roma. Perché il riscatto del prestito non significa necessariamente che il futuro di Supermarco sia ancora nella Capitale. Così come non è detto che vada via. Semplicemente, adesso è la Roma che insieme al giocatore potrà decidere se proseguire insieme oppure no.
Il destino verrà deciso nei prossimi giorni in quel colloquio che Sabatini ha più volte detto di voler avere col giocatore per sapere da lui se avrà voglia di affrontare un’altra stagione senza la certezza di giocare. E’ questo il nodo della questione, il punto che nella conferenza di presentazione del nuovo ds aveva creato qualche fraintendimento. «E’ un problema» aveva detto Sabatini, che nei giorni seguenti aveva però spiegato bene il senso di quelle parole: «Lo ritengo uno degli attaccanti più forti in Italia. E’ un problema nella Roma solo perché è molto forte e richiede uno spazio garantito che forse nessuna squadra gli può garantire preventivamente. E’ un grande giocatore e ce lo teniamo stretto, poi vedremo cosa accadrà confrontandoci con lui». Ieri il ds è tornato sulla questione e a Roma Channel ha detto: «E’ un giocatore forte, anzi io in conferenza ho usato l’aggettivo superlativo, poi in sala stampa è stato tolto l’aggettivo. Comunque sono felicissimo che è stato riscattato. È uno nostro centravanti e con lui andremo a lavorare». Ma solo dopo il confronto che ci dovrà essere presto con il suo procuratore, Cavalleri. Lì si capirà se ci sono le possibilità di proseguire a braccetto o se Borriello preferirà accettare una delle richieste che gli sono arrivate dal Qatar, dalla Russia e dal Psg di Leonardo. Con una certezza: da ieri chiunque volesse prendere l’attaccante, prima che con lui, dovrà parlare con l’unica squadra che ne detiene il cartellino. La Roma.
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