(Gazzetta dello Sport-A.Pugliese) «Good performance tonight, a well deserved point». Fabio Borini sabato sera ha chiuso così la sua seconda giornata di gloria giallorossa, dopo il buon inizio con il Cagliari di sette giorni prima.
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Borini promosso, continua a stupire «Sono giovane, devo saper rischiare»
(Gazzetta dello Sport-A.Pugliese) «Good performance tonight, a well deserved point». Fabio Borini sabato sera ha chiuso così la sua seconda giornata di gloria giallorossa, dopo il buon inizio con il Cagliari di sette giorni prima.
Ed infatti, se è vero che al Meazza e stata «una buona partita e un punto meritato», è anche vero che lui è stato probabilmente la sorpresa più bella della Roma di Luis Enrique. «È vero, Fabio ha giocato bene, è stato molto bravo», ha detto a fine gara il tecnico giallorosso che, presumibilmente, finirà con il confermarlo pure contro il Siena (anche se con Luis Enrique le sorprese sono sempre dietro l'angolo).
Saper rischiare E quando a fine gara qualcuno gli fa notare che Luis Enrique ha speso parole di elogio per lui, Fabio un po' si schernisce. «Sono lusingato per le sue parole». Già, ma poi fa capire che ha già le idee molto chiare. «I giovani se non rischiano restano giovani. Io lì davanti ho provato a dare fastidio». Già, e ci è anche riuscito, risultando sicuramente il più incisivo degli attaccanti giallorossi. E mettendo spesso il fiatone a Ranocchia, che giostrava proprio dalla sua parte nella difesa nerazzurra. «Vero, me lo ha detto anche a me — ammette Borini — Lui è un grande giocatore, ma io mi sono divertito».
Indicazioni Borini sembra essersi calato molto bene negli schemi di gioco di Luis Enrique, che all'esterno chiedono copertura difensiva e capacità di accentrarsi ed andare negli spazi (tagliando) quando la punta centrale arretra di 15-20 metri. «È una mentalità diversa, ci vorrà ancora tempo — dice lui — Non è facile cambiare da un giorno all'altro, ma siamo sulla strada giusta». Come è sulla strada giusta lui, che dopo aver segnato (gol annullato per fuorigioco di Heinze) dopo soli 6 secondi di gioco con il Cagliari, ieri ha giocato con personalità e sfrontatezza alla Scala del calcio. «Dico la verità, un po' ero emozionato, non capita tutti i giorni di giocare in uno stadio così». Se continua così, però, gli capiterà di certo molte altre volte.
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