(Corriere dello Sport - P.Torri) - La Roma cresce. Seguendo il credo di Lucho. L’immagine che ci riportiamo a casa da un San Siro fischiante con Gasperini insultato al motto sei uno juventino,
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Borini: Mi sto divertendo
(Corriere dello Sport – P.Torri) – La Roma cresce. Seguendo il credo di Lucho. L’immagine che ci riportiamo a casa da un San Siro fischiante con Gasperini insultato al motto sei uno juventino,
è quella del tecnico spagnolo che a pochissimi minuti dal termine, dopo un rinvio dei suoi giocatori, salta e si sbraccia chiedendo ai suoi di andare ad attaccare. Se la Roma metabolizzerà questa mentalità, l’impressione è che ci sarà da divertirsi, una volta che la squadra avrà migliorato velocità e intensità. E’ vero, fin qui ha segnato poco e niente, ma sfruttando una frase che Franco Baldini diceva, nel suo primo ciclo romanista, a Fabio Capello parlando di Ibrhaimovic che per il tecnico segnava poco, non c’è nessuno motivo perché questa Roma non segni. Probabilmente è solo questione di tempo. Speriamo ancora poco.
BORINI -Un De Rossi monumentale. Un Kjaer fisico ma non solo. Un Pizarro che è stato un piacere rivederlo in campo. E, pure, un Borini titolare a sorpresa (poi mica tanto) che ha confermato perché, in prospettiva, sia chiaro, lo paragonano a Pippo Inzaghi. Perché dà sempre quell’impressione di avere una fame di gol che può essere soltanto una garanzia. E’ piaciuto per quel suo non mollare mai, per l’ubbidienza tattica, per il pressing. E’ piaciuto un po’ meno per qualche stop non proprio maradoniano, ma su questo si può lavorare. Per il resto il ragazzino tornato dalla Premier, al suo esordio assoluto da titolare, non può che essere promosso:«E’ vero che in settimana siera detto che poteva essere il mio turno, ma soltanto in albergo, poche ore prima della partita, ho saputo che sarei stato uno degli undici titolari. E’ stata una grande emozione, per me questo resterà un giorno indimenticabile. Oltretutto impreziosito da un risultato importante, perché pareggiare a San Siro è sempre una buona cosa. No, non ho avuto nessun timore, averne vorrebbe dire rimanere sempre giovani. E io voglio crescere e migliorarmi in questa Roma dove è un piacere giocare al fianco di un campione come Totti».
PARTITA -Mancano i gol a questa Roma. C’è poco da fare. Fa tanto gioco, ha la supremazia nel possesso palla, ma poi quando c’è da andare a concretizzare, non lo fa. E’ questione probabilmente ancora di allenamenti che mancano e Borini è assolutamente d’accordo:«Quella del nostro allenatore non è una sfida, ma un pensiero di un determinato tipo di calcio. E’ divertente e sono sicuro che quando avremo metabolizzato bene tutto, ci sarà da divertirsi. E, ovviamente, arriveranno anche i gol. Qui a San Siro, in effetti, c’è mancata un po’ di concretezza sotto porta, abbiamo creato qualche occasione importante ma non siamo riusciti a sfruttarla. A me hanno fatto piacere anche le parole di Ranocchia che, prima ai compagni e poi anche a me, ha detto che faceva fatica a tenermi. Ora, certo, bisogna vincere. Bisogna ripartire da questo punto che per me più che perso è guadagnato. I gol arriveranno. Dovremo allenarci bene e con continuità, a quel punto segneremoevinceremo».
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