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Bojan, tutti i segreti del colpo

(Il Romanista – D.Giannini) – C’è mancato poco che non riuscisse a mettere la classica ciliegina sulla torta di una giornata perfetta. Bojan Krkic è andato vicino a festeggiare l’accordo raggiunto con la Roma con il gol che...

Redazione

(Il Romanista - D.Giannini) - C’è mancato poco che non riuscisse a mettere la classica ciliegina sulla torta di una giornata perfetta. Bojan Krkic è andato vicino a festeggiare l’accordo raggiunto con la Roma con il gol che sarebbe valso alla sua Spagna la finale dell’Europeo Under 21.

Minuto 92 della partita con la Bielorussia, Adrian ha appena pareggiato una partita che per le piccole "Furie Rosse" sembrava stregata, in area arriva un pallone sporco, Bojan, entrato da una decina di minuti ci si avventa, la sfiora quanto basta da mettere in difficoltà il portiere che goffamente la tocca sul palo. Poco male, perché la qualificazione alla finale di sabato è stata solo rimandata ai supplementari: 3-1 e spagnoli in festa. Bojan compreso, che magari anche in virtù dei buoni 44 minuti giocati ha buone chance di giocare l’atto finale del torneo. Per poi tornare a Barcellona con la Coppa pronto a mettere nero su bianco quello che martedì notte è stato concordato durante l’incontro tra Sabatini, il ds del Barça, Andoni Zubizarreta, e il procuratore di Bojan, Ramon Sostres. Lì si è stabilito che l’anno prossimo il giocatore vestirà la maglia giallorossa e sono fissati anche i termini dell’operazione. Piuttosto complessi a dire il vero. Perché, a differenza di quanto si era detto nei giorni passati, il trasferimento non sarà in prestito, ma a titolo definitivo con pagamento differito. Che significa? Significa che del valore totale del cartellino, fissato a 10 milioni, la Roma pagherà subito solo un milione. Mentre i restanti 9 li verserà nelle casse del Barça a fine stagione. Quando però il club blaugrana potrà esercitare un diritto di riacquisto valido per due anni. Al termine del primo, cioè a giugno 2012, il Barcellona potrà riprendersi il giocatore pagandolo 15 milioni, al termine del secondo versandone 11. Il che significa che, nella peggiore delle ipotesi (e bisogna vedere se è realmente tale, perché significherebbe che Bojan avrà disputato una stagione tanto buona da convincere i blaugrana a mettere da parte uno tra Messi, Villa, Pedro e quasi certamente Sanchez pur di riaverlo), la Roma avrà un grande giocatore per un anno e poi riceverà in cambio 5 milioni.

Oltretutto, se le cose dovessero andare come si spera e Bojan si integrasse alla perfezione nella Capitale, al momento di andare a ridiscutere il suo destino, avrà un certo peso anche la volontà del giocatore. Che ha già dimostrato di volere talmente tanto il trasferimento in giallorosso da ridursi lo stipendio. A Barcellona prendeva tre milioni di euro netti all’anno. A Roma ne prenderà 2,2 più i bonus legati sia ai risultati personali sia agli obiettivi di squadra. Sì, 2,2 milioni all’anno, per quattro anni. Un contratto lungo che non sarebbe stato possibile in caso di trasferimento in prestito. L’operazione Bojan è dunque praticamente arrivata alla sua felice conclusione. Ieri mattina Sabatini lasciando Barcellona aveva dichiaratoa Sky: «La trattativa è ben avviata, è stato raggiunto l’accordo sia con la società sia con il giocatore. Ora aspettiamo il prossimo incontro». In serata poi il ds è tornato sull’argomento intervenendo a Roma Channel: «Oggi non ho fatto in tempo a leggere i giornali, sono sbarcato a Fiumicino, poi ho avuto un pranzo di lavoro e poi sono andato a Trigoria e ho incontrato Conti e Tempestilli. E’ un’operazione che va perfezionata, c’è un accordo con il calciatore e la famiglia e la cosa va sistemata compiutamente. E se avverrà saremo tutti felici e sopratutto anche Luis Enrique». Insomma, ci è andato un po’ più cauto. Ma la sostanza non cambia, perché alla fine la trattativa andrà in porto come si immaginava ormai da tempo. Non che la cosa fosse del tutto scontata, quello no, ma non è neppure una vera sorpresa. Perché da settimane erano state raccontate le tappe di avvicinamento: il viaggio in Danimarca di Baldini per parlare con Bojan, quello a Barcellona per incontrare il presidente blaugrana Rosell. E poi anche il blitz di papà Krkic, talent scout del Barça, che la scorsa settimana ha lasciato la Danimarca per andare da Guardiola e convincerlo a dare il via libera. Missione compiuta anche quella, come quella di Sabatini di martedì che è andata a chiudere il cerchio di un’idea nata a marzo. Ovvero ai tempi dei primi contatti tra Baldini e Luis Enrique. In quei giorni, l’allora tecnico del Barça B cominciava ad immaginare la sua Roma e l’ha pensata con Bojan Krkic là davanti.

Sfruttando il fatto che il miglior realizzatore nella storia del-a cantera catalana, nonché il più giovane marcatore della Liga, stava cominciando a soffrire il fatto di trovare poco spazio nella squadra dei fenomeni. Luis Enrique ha spinto fortemente per averlo con sé. E magari non solo per lui. Perché avrebbe voluto anche qualche ragazzo della sua squadra. E su di loro Sabatini ha fatto un sondaggio, ma la strada non sembra percorribile. Perché Guardiola non vuole per nessun motivo al mondo perdere l’esterno destro di difesa Montoya, considerato l’unico vero erede di Dani Alves. Mentre per Thiago Alcantara, figlio dell’ex leccese Mazinho, che si sta mettendo in mostra all’Europeo, il Barcellona chiede una cifra spropositata. Resterebbe Soriano, il 25enne "pichichi" della Segunda Liga, che però pare indirizzato verso Udine come parziale contropartita nell’affare Sanchez. Strada chiusa, dunque. Magari di una Roma ancora più barcellonista («La Spagna per qualche anno ancora detterà legge - ha ribadito Sabatini a Roma Channel -, poi ci saranno altre tendenze con altri giocatori. Speriamo che la Roma sia al centro dell’universo e sia in grado di assorbire tutte le cose positive») se ne potrà riparlare nell’ultimo incontro per Bojan. Che sarà solo una formalità. Nel frattempo Sabatini dovrà pensare a costruire il resto della nuova Roma e dovrà proseguire il suo giro per il mondo. Oggi Milano, presto dall’altra parte dell’oceano per la Coppa America. Per continuare a piazzare colpi, per fare una squadra ancora più forte. Ma per un istante provate a immaginare che tutto si fermasse adesso. Immaginate che si dovesse ricominciare a giocare con quelli che ci sono. Con Totti, Borriello e Menez, con un Borriello tutto romanista e con un Bojan in più. Mica male no?