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Bojan: «Parlo quando è fatta»

(Il Romanista – D.Giannini) «Al momento non dico nulla, ci sarà tempo per parlare». Bojan Krkic svia così le domande sul suo possibile futuro in giallorosso.

Redazione

(Il Romanista - D.Giannini) «Al momento non dico nulla, ci sarà tempo per parlare». Bojan Krkic svia così le domande sul suo possibile futuro in giallorosso.

L’attaccante del Barcellona e della nazionale under 21 spagnola parla dal ritiro delle “piccole” Furie Rosse, che in Danimarca si stanno giocando l’Europeo di categoria. Preferisce non sollevare altra polvere, Bojan, prova a restare tranquillo, ma probabilmente sa che queste sono le ore in cui si può decidere il suo destino calcistico. Perché già stasera Walter Sabatini, dopo essere passato per Londra per la questione Clichy, arriverà a Barcellona per limare gli ultimi dettagli per il trasferimento del giocatore nella Capitale.

Il grosso è già stato fatto: c’è l’ok del giocatore, quello di Guardiola, persino quello del presidente blaugrana Rosell. Ma c’è ancora da mettersi d’accordo sulla formula con la quale Bojan passerà in giallorosso. Di questo dovranno discutere Sabatini e Andoni Zubizarreta, ovvero il ds del Barça. Dettagli, sì, ma che possono fare la differenza. Perché si trovano a trattare due grandi club. E se da un lato i catalani non vogliono perdere un talento uscito dalla loro Cantera, dall’altro c’è la Roma, che non ha nessuna intenzione di accettare un prestito secco che le farebbe perdere il giocatore tra un anno, magari dopo averlo valorizzato. Le alternative più probabili sono quelle del prestito con riscatto a favore della Roma. O, forse, quella con il controriscatto a favore del Barça. Tra stasera e domani ci potrebbe essere la fumata bianca e Bojan potrebbe tornare a sorridere, a incantare in nazionale.

E non più a guardare i suoi compagni che "incartano" la palla agli avversari come hanno fin qui fatto agli Europei. Una squadra che finora ha davvero incantato tutti ricordando per molti aspetti, modulo compreso, il Barcellona campione d’Europa. Sette punti in tre partite e soprattutto una superiorità di gioco impressionante quella degli spagnoli che in semifinale se la vedranno con la Bielorussia e che sono i favoriti insieme alla Svizzera di Shaqiri.

Tutto bene, tutto bello. Per tutti tranne che per Bojan, che nei giorni passati aveva detto di voler essere lasciato in pace fino al termine dell’Europeo. Perché il ragazzo di origini serbe finora ha trovato davvero poco spazio nell’undici che sta incantando tutti. Dieci minuti nella prima partita d’esordio contro l’Inghilterra, altri dieci domenica contro l’Ucraina, addirittura nessuno contro la Repubblica Ceca. Al suo posto gli sono stati preferiti i vari Adrian, Mata, Thiago Alcantara e persino il 18enne Iker Muniain e a dire il vero tutti stanno facendo benissimo. Tanto che il possibile nuovo arrivo della Roma rischia di vedersi anche la semifinale dalla panchina.

A chi lo ha osservato nello spezzone giocato contro l’Ucraina, Bojan sarà sembrato comunque di buon umore, sorridente, voglioso. Ma a quanto pare non è così e dal ritiro ha fatto sapere il suo stato d’animo: «La situazione che sto vivendo non è facile – ha ammesso – ma devo pazientare. Sono felice di essere qui all’Europeo anche se le cose non stanno andando come mi piacerebbe. Ma non posso fare altro che continuare a lavorare per convincere il tecnico».

In Spagna sottolineano con sorpresa il fatto che, dopo essere stato titolare in tutta la fase di qualificazione, Bojan ora sia diventato una riserva. Un cambiamento che deve aver sorpreso anche lui e del quale ha discusso con il suo selezionatore Luis Milla. «Abbiamo parlato – conferma lui – e ci siamo scambiati delle opinioni. Parlare fa sempre bene». Ma poi è il campo a fare la differenza, e se non si ha la possiblità di giocare è difficile far vedere quanto si vale. Nei dieci minuti disputati contro l’Ucraina ha fatto vedere di avere voglia da vendere: «Ho cercato di segnare almeno un gol – ha raccontato lui – ma non ci sono riuscito. Cerco di combattere e di aiutare la squadra, ma evidentemente ho voglia di giocare, di segnare e di ritagliarmi un posto da titolare». Insomma un momento strano per Bojan, un momento di transizione, in nazionale come a livello di club.

L’addio, quanto meno per un po’, al suo Barcellona pare ad un passo. Dietro l’angolo c’è la Roma, alla quale presentarsi magari dopo essere stato protagonista in semifinale e finale di Europeo. Ecco perché Bojan del futuro preferisce non dire niente. Tanto «ci sarà tempo per parlare».