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Bojan l’intoccabile di Luis

(Il Messaggero – M.Ferretti) La Roma ha il mal di gol, lo dicono i numeri.

Redazione

(Il Messaggero - M.Ferretti) La Roma ha il mal di gol, lo dicono i numeri.

La squadra di Luis Enrique segna poco o niente: nelle ultime sei partite, da quella con il Psg (quarantacinque minuti) al pareggio di giovedì all’Olimpico contro lo Slovan Bratislava, ha realizzato solo tre gol, uno al Wacker Innsbruck, un altro al Vasas Budapest e il terzo l’altra sera agli slovacchi di Vladimir Weiss.

Il tecnico asturiano in queste sei partite ha utilizzato per il tridente d’attacco sette uomini, compreso Mirko Vucinic poi passato alla Juventus, e soltanto uno di questi, Gianluca Caprari, è riuscito a segnare un gol, al Wacker. Le altre due reti portano la firma di Viviani (Vasas) e Perrotta (Slovan): un mezzo autogol e una rete su azione da calcio d’angolo. Poco, pochissimo.

In termini di minutaggio il più utilizzato è Bojan Krkic, che è partito titolare nelle ultime quattro partite e che in tre (Valencia e doppio Slovan) è rimasto in campo dall’inizio alla fine. Bottino dello spagnolo ex Barcellona? Zero reti. Non v’è dubbio, però, che Luis Enrique si fidi di lui al cento per cento, dato che non c’è un altro attaccante che ha ricevuto lo stesso trattamento. Luis Enrique l’ha proposto come attaccante centrale (a Bratislava) o esterno (contro lo Slovan all’Olimpico) ma i risultati sono stati in entranbi i casi scadenti.

Bojan, che oggi compie 21 anni, non soltanto non ha ancora segnato un gol con la maglia giallorossa, ma ha profondamente deluso per lo scarso contributo che ha dato alla causa. Da lui i tifosi si aspettavano, soprattutto in Europa League, molto di più: l’altra sera ha sbagliato anche l’impossibile e risultando, alla fine, il peggior uomo in campo. Visto il palmares che si porta dietro, però, merita di essere aspettato con fiducia.

C’è un dato singolare che accompagna l’impiego degli attaccanti: Caprari ha giocato più di Francesco Totti. Il ragazzino di La Rustica, campione d’Italia con la Primavera di Alberto De Rossi, è l’unico sempre impiegato da Luis Enrique nelle ultime sei gare. E in entrambi gli impegni ufficiali della stagione è partito titolare, segno che l’asturiano ripone in lui fiducia enorme. Va detto, però, che Caprari, diciotto anni compiuti a fine luglio, sia a Bratislava che all’Olimpico è stato sostituito perchè atleticamente non riesce ancora a reggere l’intera partita. Ma, dicono, sta lavorando sodo per diventare un giocatore vero.

La rivelazione Caprari ha giocato un centinaio di minuti abbondante più di Marco Borriello, titolare per l’ultima volta a Valencia. Da decifrare l’alto minutaggio di Valerio Verre, che ha giocato praticamente quanto Borriello: il diciassettenne di Quarto Miglio a Valencia ha fatto il centrocampista, entrando al posto dell’infortunato Perrotta, e non l’attaccante come accaduto contro lo Slovan all’Olimpico. Luis Enrique lo vede come punta centrale, tanto è vero che l’altra sera l’ha piazzato al centro del reparto decentrando Totti a destra. Stefano Okaka, che la Roma non aveva portato in ritiro a Riscone di Brunico perchè l’aveva etichettato come elemento fuori dal progetto, nelle due gare ufficiali della stagione è stato in campo complessivamente per 92 minuti (76 + 16), gli stessi di Totti (18 + 74). E qualcosa, con il dovuto rispetto per tutti, non quadra.