rassegna stampa roma

Bojan-gol e su Twitter la Roma spopola

(Gazzetta dello Sport-A.Pugliese) Uno è diventato «Trending Topic», l’altro ha festeggiato a Firenze, dove ha ancora un pezzo di cuore, magari studiando in anticipo il derby. Uno, Bojan, si è sbloccato dopo 133 giorni di digiuno,

Redazione

(Gazzetta dello Sport-A.Pugliese) Uno è diventato «Trending Topic», l'altro ha festeggiato a Firenze, dove ha ancora un pezzo di cuore, magari studiando in anticipo il derby. Uno, Bojan, si è sbloccato dopo 133 giorni di digiuno,

mettendo a segno finalmente la sua prima perla giallorossa. L'altro, Osvaldo, di fermarsi non sembra proprio averne più voglia, dopo il terzo gol consecutivo con la maglia della Roma. Di certo c'è, però, che entrambi, fortemente voluti a Roma da Luis Enrique, in questo momento sono la miglior risposta del tecnico spagnolo alle critiche di inizio stagione. Insieme a quei 30' minuti di gioco spumeggiante. In futuro potranno diventare 45', poi 60' e alla fine forse anche 90'. Così come Bojan e Osvaldo, probabilmente, diventeranno ancora più importanti di oggi.

Twittando Nella moda attuale, quella di Twitter, Bojan c'è entrato dentro, ma in punta di piedi. Cinguetta poco, l'attaccante spagnolo, ma a farlo per lui ci pensano gli altri. Così ieri il quotidiano spagnolo Sport gli ha dedicato un servizio ad hoc ed alla sua capacità, dopo il gol segnato all'Atalanta, di diventare un «Trending Topic». In buona sostanza, il suo primo gol in giallorosso è stato uno dei dieci argomenti più trattati del social network, lo stesso dove tutti gli altri spagnoli della Roma hanno sfogato la loro gioia. «Ringrazio tutti quelli che ci hanno aiutato quando eravamo in difficoltà. Manca ancora molto, ma finalmente ho ascoltato "Grazie Roma"...», ha detto Luis Enrique. Seguito dal «Daje Roma, e ora il derby: sarà molto bello!», del mental coach Antonio Llorente e dal «Grazie a tutti e Forza Roma» di Josè Angel. E Bojan? Lui no, aveva già cinguettato in campo, con quella fantastica carezza con cui ha aperto le danze con l'Atalanta. «Finalmente, questo gol ci voleva. Ora spero di essermi sbloccato e di segnarne tanti altri di gol», ha detto Krkic. Al Barcellona, tra giovanili e Barça B (dagli 8 ai 16 anni) di gol ne aveva segnati 638 (a cui vanno aggiunti i 41 in prima squadra). A Roma, per essere felice sia lui sia l'ambiente, ne basterebbero davvero molti di meno.

Senza pausa La mitraglia, invece, sembra proprio non volersi fermare più. Dopo il tap-in con il Siena ed il colpo di testa di Parma, Osvaldo si è ripetuto con il mini-pallonetto a Consigli. «C'è troppa attenzione su quanto costano i giocatori — ha detto ieri De Rossi parlando del bel momento dell'attaccante italoargentino —. Basterebbe aspettare i risultati. E poi i conti in tasca non li devono fare le persone esterne alla società». Al di là di questo, Osvaldo (Prandelli lo segue sempre) sta segnando ed è quello che gli si chiedeva. «Noi viviamo di gol, è normale», ha detto alla fine della gara con l'Atalanta. Poi via, subito a Firenze e dalla sua bambina, dove Pablo ieri ha trovato anche il tempo per andare al Franchi a vedere Fiorentina-Lazio. Un po' per il vola, un po' a studiare il biancoceleste. Del resto, tra 13 giorni c'è il derby. E Pablo, davvero, non vuole fermarsi proprio ora...