(Corriere dello Sport - R. Maida) - Un movimento squilibrato, il giro della caviglia, il dolore: intorno alle 11.30, con il sole di agosto inferocito su Trigoria, Bojan Krkic ha spaventato la Roma. Distorsione.
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Bojan, allarme e sollievo
(Corriere dello Sport – R. Maida) – Un movimento squilibrato, il giro della caviglia, il dolore: intorno alle 11.30, con il sole di agosto inferocito su Trigoria, Bojan Krkic ha spaventato la Roma. Distorsione.
Per fortuna, quando il sole è calato e la temperatura si è abbassata, la paura è passata. Bojan, uscito dal campo con una bella fasciatura, ha passato un’oretta sul lettino dei fisioterapisti, ma già oggi potrebbe tornare in campo perché la caviglia destra non si è gonfiata e non fa più tanto male. Potrebbe partecipare anche alla trasferta di Valencia, nello stadio Mestalla che ha visitato molte volte con il Barcellona.
GRECO OUT - Più serio invece l’infortunio di Leandro Greco, che ieri ha fatto una risonanza magnetica alla coscia sinistra per verificare i danni provocati da un tiro in porta di qualche allenamento fa. La lesione muscolare c’è, anche se di primo grado. Si tratta quindi di un leggero stiramento, che lo costringerà a fermarsi per circa 20 giorni. Potrebbe recuperare, forzando, per il ritorno di Europa League contro lo Slovan Bratislava ma è più probabile che resti a riposo fino all’inizio del campionato.
RALLENTARE - Intanto Luis Enrique ha deciso di modificare la tabella di lavoro, rallentando la frequenza degli allenamenti. Ieri aveva annunciato una doppia seduta, invece nel pomeriggio ha trattenutoa Trigoria soltanto i difensori, a cui si sono aggiunti Taddei e Simplicio. Centrocampisti e attaccanti sono andati via. E oggi ha annullato l’allenamento pomeridiano accontentandosi di una seduta mattutina. Sarà così per tutta la settimana: mattina per tutti, pomeriggio per reparti specifici. Nella sua scelta non c’entrano gli infortuni degli ultimi giorni, e nemmeno i problemi infiniti di Juan. Luis Enrique aveva già deciso di non sovraccaricare la squadra. I giocatori della Roma non si sono mai lamentati con lo staff tecnico ma hanno manifestato chiaramente, con lo sguardo e con i muscoli, un’umana debolezza: sono stanchi. Eh sì perché - dicono a Trigoria - la tipologia degli allenamenti del baby preparatore Cabanellas non è tanto differente da quella del gruppo Ranieri. Ma è cambiata l’intensità del lavoro: i ritmi, la velocità, la tensione sono molto più alti. E la squadra non era abituata a sgobbare così.
CONTENTO - Di qui l’idea di non abusare di muscoli e articolazioni. Luis Enrique è soddisfatto dei risultati ottenuti nel primo mese di lavoro e adesso alza il piede dall’acceleratore. Non dimenticando che tra nove giorni c’è la prima partita vera, con lo Slovan, e che venerdì è in programma una partita a cui tiene molto: contro il Valencia, nella sua Spagna. Per essere competitivi, è necessario prima di tutto essere brillanti sul piano atletico.
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