rassegna stampa roma

Biglietti, scuse ai tifosi

(Il Romanista – D.Galli) – «Sì, è vero, si è verificata in alcuni punti vendita una partenza anticipata delle emissioni dei biglietti. Ma siamo intervenuti prontamente, bloccandola. Ci scusiamo per i disagi».

Redazione

(Il Romanista - D.Galli) - «Sì, è vero, si è verificata in alcuni punti vendita una partenza anticipata delle emissioni dei biglietti. Ma siamo intervenuti prontamente, bloccandola. Ci scusiamo per i disagi».

E’ forse un altro segnale dei tempi nuovi. Per la prima volta, Lottomatica Italia Servizi chiede ufficialmente scusa ai tifosi giallorossi. A Campo Boario, quartiere generale di LIS, ammettono che per la vendita libera dei biglietti del derby c’è stato qualche problema di troppo. Disfunzioni che hanno fatto infuriare i romanisti in coda da ore. Ma parliamo veramente, e questo è stato appurato ufficiosamente anche dalla Roma, di una quarantina di tagliandi acquistati prima del consentito. Senza contare che la Sud è andata esaurita nel primo pomeriggio e i Distinti intorno alle 19.

Quindi, chi voleva i biglietti alla fine li ha trovati. Vediamo che è successo. Sono le 10 di lunedì. Antonio, il nome è di fantasia ma la storia no, è da un paio d’ore in fila davanti a uno dei principali Roma Store. Attende il proprio turno, vuole comprare un biglietto di Curva del derby. Non è un tesserato, quindi ha dovuto aspettare che terminasse la prelazione. Sa che ci sono ancora dodicimila posti liberi, ma sa che sono molti di più i romanisti che vogliono essere tra 48 ore all’Olimpico in Curva o Distinti. In Curva o Distinti, perché la Tevere la possono comprare solo i laziali. Ragioni di sicurezza, dicono. In Curva o Distinti, perché (già, perché?) la Monte Mario costa 110 euro. E il nostro Antonio 110 euro non se li può permettere. Si è preso un permesso dal lavoro, guarda l’orologio, manca un minuto alle 10. Conto alla rovescia: 5, 4, 3, 2, 1, go! Go? Oh, voi del Roma Store, ma perché non partite? «Non c’è linea», rispondono ad Antonio. Per il “go!” bisogna aspettare le 10,35. Un amico gli telefona e gli confessa che due ore prima aveva comprato un tagliando di Curva Sud in una ricevitoria Lottomatica. Due ore prima? E come è possibile, se la vendita libera doveva iniziare alle 10 e nel Rome Store del povero Antonio è scattata addirittura alle 10,35? “Il Romanista” ha girato la domanda a Lottomatica Italia Servizi. L’azienda di Campo Boario avrebbe anche potuto evitare di rispondere. Invece non solo lo ha fatto, ma anche ammesso le proprie responsabilità, dimostrando trasparenza. In linea con la nuova mentalità della Roma a stelle e strisce, che non nasconde più nulla.

«Le procedure di vendita – si legge nella nota spedita a “Il Romanista” - concordate per il derby con la SS Lazio e l’AS Roma, sono state suddivise in più fasi temporali e scaglionate per settore. La vendita dei settori dedicati all’A.S. Roma, programmata a partire dalle ore 10.00 di lunedì 10 ottobre, si è conclusa regolarmente esaurendo la disponibilità dei tagliandi in poco più di un’ora. Nelle prime ore del mattino tuttavia, durante le operazioni preliminari all’avvio delle transazioni, si è verificata in alcuni punti vendita una partenza anticipata delle emissioni dei biglietti, su cui siamo intervenuti prontamente bloccandola dopo pochi minuti e ristabilendo la regolare tempistica. I biglietti venduti in questo breve lasso di tempo sono stati solo poche decine. Ci scusiamo tuttavia per i disagi che questo breve disguido può aver provocato ai tifosi nostri clienti». La risposta di LIS permette di capire come sono andate realmente le cose. Non era mai accaduto prima. Deve essere merito di quest’aria nuova, così americana, serena e trasparente. Evidentemente, non si respira solo nella Roma ma pure nelle case madri dei suoi principali partner commerciali.