Come undici anni fa. Come per Calciopoli. Come riporta "Il Fatto Quotidiano", anche stavolta una vicenda giudiziaria con un capitolo sportivo può alterare gli equilibri interni alla Juventus e propiziare improvvisi movimenti ai vertici. Il pretesto è la corposa inchiesta della Procura di Torino sul rapporto fra la società della famiglia Agnelli/Elkann e i gruppi dei tifosi, sulla gestione dei biglietti e persino degli abbonamenti, sul patto tacito con gli ultras per evitare intralci ai bianconeri -le temute contestazioni - e sugli affari del bagarinaggio che ingolosivano la 'ndrangheta. Oltre ai malanni che da anni affliggono il pallone italiano, adesso emergono i contrasti sempre più accesi fra il presidente Andrea Agnelli e l'amministratore delegato Beppe Marotta, che col tempo ha imparato a intrattenere frequenti conversazioni con il potente cugino di Andrea, John Elkann. Discutono anche del futuro? Gelosie e ripicche, così l'ultimo degli Agnelli, il padrone della Juve, ha rifilato un calcetto a Marotta e l'ha coinvolto nel procedimento della Figc.
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Biglietti, bagarini & clan: faida in casa Juventus
Emergono contrasti sempre più accesi fra il presidente Andrea Agnelli e l'amministratore delegato Beppe Marotta per il rapporto con i gruppi dei tifosi
Sembra che la Procura federale abbia riscontrato in maniera agevole una responsabilità della Juventus e che possa proporre almeno una sanzione pecuniaria (modica, al massimo 50.000 euro), anche se per gli episodi più gravi è prevista la squalifica del campo di gioco, l'inibizione per i dirigenti e addirittura dei punti di penalizzazione da scontare nella stagione in corso in caso di recidiva. Pecoraro ha concesso tre settimane alla società bianconera per presentare le contro-deduzioni, che puntuali sono arrivate il 13 gennaio. Con una sorprendente richiesta: in sostanza, la Juventus suggeriva a Pecoraro di rivolgersi a Marotta perché Agnelli non si occupa dei biglietti. A quel punto, la Procura federale ha prorogato i termini di altri venti giorni per consentire all'amministratore delegato bianconero di rispondere e di contribuire al fascicolo. La doppia inchiesta sui biglietti imbarazza parecchio la Juventus, soprattutto per le connessioni con la malavita e per i risvolti drammatici come il suicidio di Raffaello detto "Ciccio" Bucci, considerato l'intermediario fra la dirigenza e la tifoseria.
(C. Tecce)
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