(Il Tempo) – Un'altra Roma, stessa posta in palio, momento decisamente diverso. Dallo scippo del Rigamonti alla Roma che scenderà in campo stasera ci sono di mezzo diverse ere glaciali.
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Battuta dura sul «non mercato» giallorosso Ma poi il tecnico torna sui suoi passi: frainteso
(Il Tempo) – Un’altra Roma, stessa posta in palio, momento decisamente diverso. Dallo scippo del Rigamonti alla Roma che scenderà in campo stasera ci sono di mezzo diverse ere glaciali.
I giallorossi arrivano sulle ali dell'entusiasmo, forti di sette successi nelle ultime otto gare e, dopo la sospensione di Bologna, con una voglia matta di tornare a correre: tantopiù davanti al pubblico di casa. Ma a turbare la vigilia, ovviamente, una cessione societaria che pare ormai imminente: questione di giorni. E Ranieri non si nasconde, così come non sembra turbato dall'arrivo di nuovi proprietari magari stranieri. «Non so se l'ingresso di proprietari stranieri possa aiutare la crescita del calcio italiano, credo che l'importante sia avere soldi da spendere. Abbiamo visto cosa ha fatto il Chelsea per il mio amico Ancelotti... Ben vengano quindi i capitali esteri, una nuova strategia, per il bene della Roma, ma servono anche le persone giuste al posto giusto».
E qui scatta il secondo argomento della giornata, quello che diventa un caso, poi smontato dalla rettifica in serata dello steso tecnico. Alle domande sul mercato che non c'è della Roma Ranieri va giù dritto. La cosa che lo fa «scattare» sono le dichiarazioni del ds Pradè che avrebbe continuato a mettere la Roma sulle stesso livello di Inter e Milan. Chiara il concetto di risposta del tecnico: se lo eravamo prima e adesso loro si sono rinforzate, non siamo più. Questo il letterale: «Non sono d'accordo con quanto dichiarato dal nostro ds Pradè: Milan e Inter sono più forti, hanno più soldi da investire. Noi in questo momento non possiamo spendere nemmeno un centesimo (che poi è la verità, ndr)». La «botta» infiamma la capitale e per chiarire Ranieri è costretto a precisare alcuni passaggi. «Le mie dichiarazioni di oggi - precisa nel pomeriggio - sono state viste da alcuni come un attacco all'operato, del nostro ds Pradè verso il quale nutro invece amicizia, stima professionale e umana. E per certi verso all'operato della società. Voglio invece specificare che all'interno della Roma ognuno di noi sta facendo il massimo, Pradè compreso. Il gruppo, e non intendo esclusivamente quello sportivo, ha sempre dato il massimo in ogni occasioni». Intanto stasera c'è il Brescia: e, anche senza Russo di Nola, non sarà una passeggiata. Ranieri mette il tridente e manda di nuovo in panchina Menez. In difesa dentro Juan fuori Mexes: torna Riise.
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