rassegna stampa roma

Baldini ridimensiona Totti calciatore sì, capo clan no

(Il Messaggero) Detottizzazione della Roma: è quanto sta accadendo dall’inizio della nuova éra. La squadra giallorossa che non deve essere riconoscibile solo e soprattutto con il suo capitano, il calciatore con più reti (262) e più presenze...

Redazione

(Il Messaggero) Detottizzazione della Roma: è quanto sta accadendo dall’inizio della nuova éra. La squadra giallorossa che non deve essere riconoscibile solo e soprattutto con il suo capitano, il calciatore con più reti (262) e più presenze (610) nella storia del club.

Dopo una serie di episodi, ufficiali e non, l’intervento di Franco Baldini, direttore generale in fieri (arriverà in autunno), in un’intervista a La Repubblica ha certificato il caso: «Totti ha davanti ancora quattro-cinque anni di carriera. Se saprà guardare solo al calcio e non farsi carico di altro. Ma deve liberarsi della sua pigrizia e di chi usa il suo nome, anche a sua insaputa. Deve smettere di lasciare fare, più leggero sarà, più lontano andrà con il pallone».

Il capitano l’ha presa malissimo, tanto da confidare ai suoi amici a Riscone: «E’ meglio se non replico, sennò succede il finimondo». A DiBenedetto, pur avendo autorizzato la prima chiacchierata di Baldini, non è piaciuta la frase sul giocatore più rappresentativo. Lo stesso futuro dg, pur evitando di chiamare Francesco per chiarire essendo convinto che la sua voleva essere un’uscita affettuosa (cioè: evitando la sovraesposizione fuori del campo, il giocatore avrebbe avuto solo vantaggi), si è reso conto che il riferimento alla pigrizia poteva essere male interpretato. E’ proprio quello ad aver irritato Totti che si è subito ricordato degli sforzi fatti nel 2006, dopo la frattura alla gamba, per andare al mondiale poi vinto in Germania e quelli in quest’ultima stagione.

Prima di queste dichiarazioni, altri segnali nella stessa direzione: Baldini che chiamò Francesco per dirgli di non occuparsi più di mercato (esempio: telefonate a Buffon) e che disse al suo preparatore Vito Scala nella riunione tecnica del 17 giugno di dedicarsi solo al capitano (domenica non è stato presentato con lo staff di Luis Enrique).

In più la rinuncia a Buzzi, il fisioterapista-amico di Totti, e al medico Pengue, anche lui legato a Francesco. Al capitano è stato rinfacciato di avere una stanza-ufficio a Trigoria. E il primo contatto con DiBenedetto lo ha avuto insieme con gli altri e non personalmente. «Per quale motivo la nuova maglia doveva presentarla Totti?» l’imbarazzante uscita di Camiglieri che cura la comunicazione del futuro presidente.

U.T.