(Corriere dello Sport) Abel Balbo da queste parti non ha certo bisogno di presentazioni. E’ stato uno di quegli argentini che hanno fatto la storia della Roma.
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Balbo:«Roma, Lamela una garanzia»
(Corriere dello Sport) Abel Balbo da queste parti non ha certo bisogno di presentazioni. E’ stato uno di quegli argentini che hanno fatto la storia della Roma.
Oggi fa il direttore dell’area tecnica ad Arezzo, in futuro vuole fare l’allenatore, ma intanto continua a seguire con interesse le vicende della sua cara Roma. Che quest’anno sembra intenzionata ad argentinizzarsi. Balbo, gli argentini rimangono i migliori per il nostro campionato?«Non ci sono dubbi. E non lo dico perché sono argentini». Perché allora? «Perché sono una garanzia. Con gli argentini si sbaglia poco o niente. Hanno il carattere e la tecnica giusta per il campionato italiano. E in Italia si sentono come a casa». La Roma sembra fortemente intenzionata a prendere Lamela.«Sarebbe un grande colpo. E’ un giocatore straordinario, destinato a diventare un numero uno, un campione». Ha solo diciannove anni, non c’è il rischio che arrivi troppo presto?«Questo è un rischio che vale per tutti. Con uno straniero, il primo anno bisogna avere un po’ di pazienza, bisogna dargli il tempo di adattarsi. Se da Lamela si pretendesse di fare subito la differenza, sarebbe un grave errore ». Ma si possono spendere venti milioni di euro e poi aspettare?«Lamela è un investimento sì per il presente, ma lo è soprattutto per il futuro. Se arriva e non gli si chiedono subito gli effetti speciali, tra due-tre anni varrà almeno il doppio. Ha qualità straordinarie». Nel 4-3-3 che la Roma vuole mettere in campo nella prossima stagione, dove può giocare?«Sulle fasce nei due ruoli offensivi. Si può metterlo a sinistra e puntare sulla sua creatività, si può metterlo a destra in modo che quando rientra possa sfruttare il suo grande piede sinistro». Come obiettivo della Roma si parla anche molto di Ricardo Alvarez. «E’ un altro giocatore molto interessante. Rispetto a Lamela ha qualche anno in più e maggiore esperienza». Ha le qualità per poter fare bene anche nel nostro campionato?«Alvarez in questo momento gioca in una delle migliori squadre dell’intero Sudamerica, è abituato a giocare a un certo livello, ha una tecnica che può consentirgli di fare bene in Italia. Semmai il problema sarebbe di farlo convivere con Lamela». In che senso? «Per me nel 4-3-3, anche Alvarez deve giocare in un uno dei due ruoli da esterno offensivo. Come intermedio sinistro a centrocampo, temo che almeno inizialmente possa fare fatica, non è uno molto abituato a difendere. Uno può sempre farlo e imparare, ma è chiaro che all’inizio da centrocampista potrebbe fare un po’ fatica». Si parla anche per la Roma dell’attaccante Stracqualursi.«Bravo, ma se devo essere sincero non mi sembra uno giusto per giocare in un grande club come la Roma. Qui temo possa fare molta più fatica». Nella lista di Sabatini ci sono anche i nomi dei difensori Monzon e Galeano.«Bravi pure loro, ma sono giovani, non so se sono già pronti per l’Italia. Posso dare un consiglio alla Roma?». Assolutamente sì. «Allora dico che la Roma se prende Juan Manuel Iturbe, fa l’affare del secolo. Ha diciotto anni (li ha compiuti ieri, ndr), gioca nel Cerro Porteno (ma sembra sia stato già preso dal Porto di Villas Boas, ndr), è un autentico fenomeno. Mi sbilancio: questo è il nuovo Messi».
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