(Il Romanista - D.Galli) - Incrementare i ricavi complessivi di una quarantina di milioni entro quattro anni, creare scuole calcio in tutto il mondo, vendere il marchio giallorosso ovunque grazie all’e-commerce, legare l’immagine dell’As Roma alla storia della città, ridiscutere il contratto con Kappa cominciando intanto a parlare con Nike e Adidas, portare nel 2012 la squadra in tour negli States.
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As Roma, ecco il piano-Tacopina
(Il Romanista – D.Galli) – Incrementare i ricavi complessivi di una quarantina di milioni entro quattro anni, creare scuole calcio in tutto il mondo, vendere il marchio giallorosso ovunque grazie all’e-commerce, legare l’immagine...
Ma soprattuto far sì che ogni risorsa sia indirizzata a un solo grande obiettivo: «Mandare in campo la squadra migliore. Per vincere i campionati». È l’obiettivo principale, il più ambizioso, del business planrealizzato dalla Madison Avenue Sports and Entertainment di Joe Tacopina. Non è, sia chiaro, il progetto Colosseo presentato dalla cordata di DiBenedetto, ma è un modello a cui i quattro nuovi coproprietari dell’As Roma si sono certamente ispirati. Ampi stralci del documento sono stati resi noti ieri, nel giorno del primo Cda (puramente tecnico) della neonata holding che controllerà l’As Roma, da marione.net, il sito di Mario Corsi, il conduttore della trasmissione di Centro Suono Sport "Te la do io Tokyo". La società di Tacopina non ha dubbi. Per gonfiare il portafogli giallorosso bisogna rendere quello della Roma un marchio di punta. È necessario che il club sia guidato da professionisti dello sport di provata esperienza. E infatti tra i soci della cordata c’è James Pallotta, alias Mr. Celtics.
Per incrementare l’appeal del brandAs Roma, gli uomini di Tacopina hanno in mente esempi eccellenti: Apple, Nike e New York Yankees. I ricavi consolidati dell’esercizio 2010 sono stati pari a 137 milioni di euro. Bene. Anzi, male. Secondo la Madison Avenue Sports and Entertainment, si può arrivare nel 2015 a oltre 175 milioni. La fetta maggiore dipenderà sempre dai diritti tv, circa 74 milioni. Si potrebbero però raddoppiare gli introiti da marketing (da 10 a 22 milioni) e più soldi si potrebbero fare attraverso il botteghino: 37.2 milioni contro i 30.5 attuali. Gia, ma come? Per Tacopina, in futuro dovranno essere previsti anche dei biglietti per le comitive, le scuole e persino per le chiese. Bisognerà pensare poi a una tournéeche a luglio 2012 consenta alla Roma di mettersi in tasca almeno 3 milioni. Tra le città che dovrebbero essere toccate compaiono New York, Boston, Los Angeles, Chicago e Toronto. Questo servirà a diffondere il marchio, anzi il brand, As Roma nel mercato nordamericano. Che però non dovrebbe essere l’unico su cui si dovrebbero concentrare le attenzioni dei nuovi investitori: si parla anche di Sud America e Asia. Nel progetto viene esposta la necessità di sviluppare le scuole calcio As Roma in tutto il mondo. La società di Tacopina ritiene fondamentale anche «attivarsi per il progetto di un nuovo stadio». Che però non è al momento in cima ai pensieri di DiBenedetto & Co. A dimostrazione che sì, Tacopina un ruolo da consulente ce l’ha avuto. Ma che i soci della cordata sono solo quattro. Si chiamano DiBenedetto, D’Amore, Pallotta e Ruane. E ieri hanno versato i 6 milioni dei 10 previsti per la caparra. Come da copione, peraltro.
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