rassegna stampa roma

Arriva Tom la firma è più vicina

(Il Messaggero – S.Carina) Per capire che Mark Pannes e Sean Barror non erano due manager qualunque, bastava fidarsi del giudizio di James Pallotta:

Redazione

(Il Messaggero - S.Carina) Per capire che Mark Pannes e Sean Barror non erano due manager qualunque, bastava fidarsi del giudizio di James Pallotta:

«Con oltre 30 anni d’esperienza, che hanno fruttato oltre un miliardo di dollari in sponsorizzazioni, Mark e Sean hanno la capacità e le relazioni necessarie per permettere ai clienti una veloce crescita dei ricavi e un sicuro successo commerciale». Da ieri Pannes (ex direttore del gruppo Hsbc Private Bank sport) e Barror (fino a poco tempo fa dirigente di vendita al Madison Square Garden), potranno aggiungere ai loro prestigiosi curricula di aver contribuito a risolvere l’annosa querelle fra Unicredit e il consorzio Usa. Per carità, c’è stato modo di litigare anche sulla nuova data del closing, visto che il gruppo DiBenedetto avrebbe preferito ritardarlo di un paio di settimane mentre la banca non voleva andasse oltre il 2 agosto (il giorno dopo, infatti, è previsto il cda della banca per approvare i conti della semestrale, ndc). Alla fine sembra aver avuto la meglio il vicedirettore Fiorentino (che la notte prima si era intrattenuto sino alle 3 in conference call con il partner americano, non senza momenti di forte attrito). La conferma, tuttavia, si avrà solamente in mattinata con la comunicazione alla Consob e al mercato. Intanto Pannes e Barror, dopo aver incontrato mercoledì i vertici della Robe di Kappa, ieri hanno replicato con quelli della Wind, main sponsor della Roma, che lo scorso anno ha rinnovato per tre anni il legame con il club. Confermata la fiducia, i due manager hanno illustrato anche i progetti di sviluppo. Questi prevedono inizialmente l’ottimizzazione del rapporto con la Coni Servizi per la gestione dell’Olimpico per poi in futuro costruire uno stadio da quarantamila posti, una forte campagna di sviluppo del brand Roma in Usa, Cina e Canada (previste tournée) e un rafforzamento tecnico che punterà sull’«Academy». Ossia, sui giovani. Il tutto sotto il controllo di Di Benedetto che questa mattina arriverà a Roma. Incontrerà anche il figlio, impegnato in una partita di baseball nella capitale.