rassegna stampa roma

Arriva Kjaer, poi Gago e non solo

(Il Romanista – C.Zucchelli) – Osvaldo ieri era allo stadio a tifare per i suoi compagni, Kjaer, praticamente negli stessi momenti, è sbarcato a Fiumicino e oggi sosterrà le visite mediche.

Redazione

(Il Romanista - C.Zucchelli) - Osvaldo ieri era allo stadio a tifare per i suoi compagni, Kjaer, praticamente negli stessi momenti, è sbarcato a Fiumicino e oggi sosterrà le visite mediche.

Il danese si è detto «felice e orgoglioso di essere qui, non vedo l’ora di giocare nella mia nuova squadra con Totti e De Rossi. Quando Sabatini mi ha chiamato ci ho messo un attimo ad accettare». E la Roma inizia a prendere sempre più forma. Adesso, per completare la rosa a disposizione di Luis Enrique, Walter Sabatini – anche lui presente all’Olimpico – si deve dedicare al caso Borriello e, soprattutto, all’acquisto di un paio di centrocampisti. Uno di questi dovrebbe essere Gago. Ieri ci sono stati ulteriori contatti tra Franco Baldini e i dirigenti del Real Madrid: il futuro dg, in virtù dei buoni rapporti con i dirigenti spagnoli, si sta occupando in prima persona dell’affare e punta a prendere il centrocampista in prestito. Oneroso magari, con diritto di riscatto fissato tra dodici mesi. Gago non sarà però l’unico arrivo a centrocampo. Continua a rimanere caldo, più a Firenze che a Roma per la verità, il nome di Montolivo. Corvino ha detto che «Riccardo non si riconosce più nel progetto, ma la nostra volontà non cambia: se lo cederemo, sarà all’estero. Altrimenti resterà con noi fino alla scadenza del contratto». Le parole del dirigente viola nascondono in realtà la voglia di alzare il prezzo: Corvino è troppo esperto per non sapere che portare un giocatore come Montolivo a scadenza è qualcosa che la Fiorentina non si può permettere. Per questo ha parlato così, sperando di scatenare un’asta sul giocatore, il cui costo, col passare dei giorni, diminuisce sempre di più. Con una decina di milioni si può prendere e la Fiorentina non disdegnerebbe neanche l’inserimento di qualche contropartita tecnica. In alternativa, ci sono sempre i nomi di Fernando e Guarin del Porto (soprattutto quest’ultimo, che però costa troppo), oltre a un giovane sudamericano il cui nome era e continua ad essere segreto. Per quanto riguarda le operazioni in uscita, la trattativa che tiene e terrà più occupato Sabatini è quella inerente a Marco Borriello. Contro lo Slovan il centravanti non è stato convocato perché non stava benissimo e perché, soprattutto, si volevano evitare rischi. I venti minuti scarsi della gara di andata ne hanno già deprezzato il valore, non si poteva rischiare un infortunio o qualsiasi tipo di problema. Cedere l’attaccante non sarà semplice e ieri, almeno ufficialmente, il Genoa ha fatto sapere di non essere interessato. In realtà Preziosi lo riprenderebbe, a patto però che Marco si riduca l’ingaggio o che la Roma se ne accolli una parte. Sabatini preferirebbe cederlo all’estero, il Psg potrebbe farsi vivo nelle prossime ore così come il Liverpool. I Reds, in particolare, sarebbero molto interessati all’attaccante e l’impossibilità di fare le coppe non rappresenterebbe certo un problema, visto che, arrivando sesti in campionato, non le disputeranno. In questi giorni è a Roma anche Gilmar Rinaldi, procuratore di Fabio Simplicio (per cui a gennaio potrebbe esserci un ritorno in Brasile) e secondo alcune voci intermediario giallorosso per alcune operazioni, definite minori, proprio in Brasile. Sul mercato si è espresso ieri l’ad Fenucci: «Stiamo completando le operazioni. A Kjaer siamo abbastanza vicini e se riusciremo a colmare le piccole distanze che ci separano dal Wolfsburg lo avremo nell’organico e poi completeremo con dei centrocampisti. Il centrocampista sarà uno di quelli usciti nei giornali o uno nuovo nella testa di Sabatini». E i giovani? «In questi 15 anni di esperienza nel calcio ho imparato che i giocatori sono o bravi o non bravi. Abbiamo elementi competitivi e stiamo cercando di completare con elementi importanti e di prospettiva che diano competitività alla Roma al futuro. Alcuni arrivano da fuori, altri usciranno dal settore giovanile e sarà a Luis Enrique farli crescere. Il progetto della Roma è a lungo termine e i punti focali del suo competamento sono vari tra cui lo stadio. Nel frattempo la nuova prorpietà e i vecchi azionisti hanno messo a disposizione risorse che cerchiamo di gestire adeguatamente, per far sì che i passaggio sia in linea con la competitività avuta dalla Roma in passato. Credo che i tifosi apprezzeranno e sosterranno il nostro progetto»