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Aquilani: “Contro la Lazio per me è sempre derby. Totti non merita le critiche”

(corrieredellosport.it) Aquilani, in questi giorni in Nazionale ha metabolizzato di essere diventato milanista? “Sì dopo la prima visita di qualche giorno fa l’ho metabolizzato e ci ho pensato. Sono arrivato in un club glorioso, uno...

Redazione

(corrieredellosport.it) Aquilani, in questi giorni in Nazionale ha metabolizzato di essere diventato milanista? "Sì dopo la prima visita di qualche giorno fa l'ho metabolizzato e ci ho pensato. Sono arrivato in un club glorioso, uno dei più importanti del mondo, e ora inizieranno le partite. Sono fiducioso".

Si sente il sostituto di Pirlo? "Sono un giocatore diverso rispetto a lui. Lui è uno dei più bravi al mondo e fare paragoni sarebbe sbagliato perché siamo due calciatori con caratteristiche diverse. Essere accostato a lui è comunque un motivo di orgoglio". Dopo Roma, Liverpool e Juventus, cosa ha trovato a Milanello? "Sono da poco qui, ma il Milan non ha bisogno di presentazioni. La storia rossonera ci fa capire l'importanza di questa maglia. Nel Milan vorrebbero giocare tutti e voglio sfruttare questa occasione. La struttura di Milanello è incredibile e ti offre il 100% di tutto. Sono rimasto colpito dalla cordialità: questa è una grande famiglia. Cosa le manca per essere contento del tutto della sua carriera? Voglio vincere qualcosa di importante perché nella carriera di un giocatore si guarda il palmares e io ho vinto solo qualche Coppa Italia e qualche Supercoppa italiana. Sono tre anni che cambio squadra ogni estate e vorrei affermarmi al Milan rimanendo qui a lungo". Qual è il ruolo dove preferisce giocare? "Gioco dove serve al mister. Nell'ultimo anno alla Juventus sono stato più arretrato, mentre nel centrocampo a rombo posso giocare mezz'ala destra o sinistra, ma anche trequartista". Era lei mister X? " Non so se sono mister X, ma mi sento una mezz'ala sinistra". Per lei la partita con la Lazio è un derby? "Sono passati degli anni dai derby a Roma, ma per me la sfida contro la Lazio è sempre particolare anche perché la Lazio è una bella squadra. Poi c'è il Barcellona... Ma sono gli altri a doversi preoccupare". Perché non è rimasto alla Juventus? Si è sentito scaricato? "Alla Juventus sono grato perché mi ha ridato la nazionale e mi ha riportato in Italia. Le cose sono andate come tutti sanno, ma ora sono felice qui". Cosa pensa delle polemiche a Roma con Totti? "Ogni anno a Roma ne esce una. I nuovi dirigenti hanno fatto una buona squadra. Totti è il simbolo di questa squadra, ma è un giocatore troppo importante per la Roma e non merita queste critiche. Lo capirà anche Luis Enrique quando lo metterà. Quello della Roma mi sembra un buon progetto". Quanto è importante giocare nel Milan per arrivare in Nazionale? "La Nazionale è una conseguenza di quello che fai nel club. Io voglio far bene al Milan. Ieri abbiamo conquistato la qualificazione agli Europei che speriamo di vincere". La scorsa stagione alla Juventus è stata una delle migliori della sua carriera? "A livello di partite giocate e di minuti è stata importante perché mi sono tolto di dosso l'etichetta di giocatore sempre rotto. Non è stata però una stagione positiva come risultati: fino a dicembre bene, poi siamo calati". Quando è nata la trattativa con il Milan? "Un paio di giorni prima di firmare per il Milan. Come si è trovato in Inghilterra e nella Premier League? In Inghilterra stavo bene e calcisticamente lì era il top. Fuori dal campo, abituato a Roma, non era il massimo, ma il campionato è molto bello. Se giochi e vinci è tutto più facile". Cosa l'ha colpita di Allegri? "Un allenatore dotato di grande voglia, carica e determinazione. Chi è stato con lui me ne ha parlato bene. Avrò modo di conoscerlo, ma è uno dei migliori in Italia". Sarà un problema non avere il posto in squadra garantito? "Sta a me perché è il campo che parla. Dovrò cercare di dimostrare di poter giocare in questa squadra. Sarà un'esperienza affascinante e bella".