rassegna stampa roma

Appuntamento a New York per conoscere gli acquirenti

(Repubblica.it – M.Pinci) Unicredit a New York per il futoro della Roma. Paolo Fiorentino e Piergiorgio Peluso, vice direttore generale di Unicredit e responsabile del corporate investment della banca, sono atterrati ieri negli States.

Redazione

(Repubblica.it - M.Pinci) Unicredit a New York per il futoro della Roma. Paolo Fiorentino e Piergiorgio Peluso, vice direttore generale di Unicredit e responsabile del corporate investment della banca, sono atterrati ieri negli States.

Obiettivo: incontrare il gruppo di imprenditori americani interessati ad acquistare il club giallorosso. Oggi, nella sede di un'importante banca d'affari della Grande Mela, i vertici dell'istituto milanese sideranno al tavolo con gli interlocutori a stelle e strisce, manager attivi nel settore degli investimenti sportivi ma la cui identità (è escluso si tratti del magnate John Fisher) resta coperta dal velo del riserbo.

La missione newyorkese non illuda, però: il meeting servirà soprattutto per provare a risolvere ostacoli nati dalla lettura della due diligence e dai dubbi sugli elevati costi di gestione del club.

Da discutere anche la questione stadio, elemento fondamentale per chiunque voglia investire nel calcio, e le modalità per consentire alla banca di mantenere una piccola partecipazione al capitale della nuova Roma. Nodi - affrontati la scorsa settimana con l'advisor Rothschild - da sciogliere entro il 31 gennaio, termine fissato da Unicredit per presentare le offerte vincolanti. Di tempo ne resta poco: "Stiamo lavorando duramente", conferma Ghizzoni, ad di Piazza Cordusio. Il contatto di oggi a New York segue il viaggio oltreoceano della banca a inizio dicembre, e la visita prenatalizia nella capitale delgi imprenditori Usa, avvistati anche all'Olimpico. Intanto, i rumors sul vertice odierno potrebbero consigliare la Consob a sospendere il titolo Roma in Borsa (ieri a -0,26%). Perchè la partenza di due delle massime cariche della banca rappresenta un segnale forte della volontà dell'istituto e ridimensiona il coinvolgimento di altri nomi. A partire da Angelucci.