(Il Romanista - V.Valeri) - È proprio destino, questa verrà ricordata come l’estate che ha avvicinato di più la Roma al Barcellona. Non solo per l’approdo in giallorosso del tecnico Luis Enrique, ex guida della formazione B dei baugrana e del centravanti Bojan Krkic Perez, fenomeno della Cantera e già dai tempi di Rijkaard in orbitra prima squadra. Ma anche per gli incroci di mercato.
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Angel Valdes: il campioncino d’Europa orgoglio di tutta l’Asturia
(Il Romanista – V.Valeri) – È proprio destino, questa verrà ricordata come l’estate che ha avvicinato di più la Roma al Barcellona. Non solo per l’approdo in giallorosso del tecnico Luis Enrique, ex guida della formazione B dei...
A Trigoria, infatti, aspettano l’imminente arrivo del terzino sinistro Josè Angel Valdes Diaz, 22 anni da compiere il prossimo settembre, solo a maggio dato già come preso proprio dal Barca. La dirigenza catalana, infatti, aveva raggiunto un accordo di massima sia con il Real Spoting de Gijòn sia con l’agente del calciatore: 4 milioni di euro agli asturiani e un quadriennale al ragazzo. Ma un’eccessiva fuga di notizie disturbò la trattativa e l’affare non andò più in porto, probabilmente proprio per i falsi annunci comparsi su numerosi siti del settore. Adesso Walter Sabatini, su precisa sollecitazione di Enrique – anch’egli asturiano -, sembra aver presentato un’offerta simile ed è in attesa che il Gijòn dia una risposta. Scorrendo la sua biografia, non è difficile capire perché Angel sia uno dei principali obiettivi della Roma per ringiovanire la rosa e assicurare un lungo futuro alla fascia sinistra del campo.
CARE ASTURIE Angel può essere paragonato, in quanto ad appartenenza, ai nostri Totti e De Rossi: nato nel Principato delle Asturie, ha iniziato la sua carriera nelle giovanili dello Sporting e con i biancorossi è riuscito ad esordire nella Liga. Nascere in una provincia autonoma così antica, istituitasi nel 722 come risposta all’invasione musulmana in tutta la Penisola Iberica, significa portare nel cuore l’identità di un popolo. Un popolo abituato a guardare in faccia l’Oceano Atlantico, che quotidianamente spazza le meravigliose spiagge sabbiose incastonate in pericolosi promontori rocciosi che caratterizzano le coste settentrionali della Spagna. Abituata a sentirsi privilegiata (l’erede al trono di Spagna è da sempre riconosciuto come Principe delle Asturie), anche per aver resistito agli arabi, la provincia d’Asturia adesso sforna pure talenti per il suo calcio, e in generale il calcio europeo. A 5 anni, Angel inizia a giocare a calcetto con il Deportivo Roces, club che disputa i campionati regionali delle Asturie. Due anni dopo sale di livello, approdanto al La Brana, nel quartiere di Tremanes. Josè prende confidenza con il calcio, si fa un’idea delle sue capacità e nel 1997, a soli 8 anni, comincia la lunga avventura con la squadra della sua città e per la quale è da sempre tifoso: il Real Sporting.
DAI BABY A MESSI In dieci anni di trafila “Cote”, come si fa chiamare dagli amici, conquistagiorno dopo giorno la fiducia dei suoi tecnici, che vedono in lui un giocatore assolutamente futuribile. Veloce e sfacciato, dotato di un ottimo sinistro col quale spesso tenta la conclusione, Josè approda nella seconda squadra dello Sporting nel luglio del 2008. I biancorossi disputano la Segunda Division B, il terzino scende in campo 21 volte e alla fine la squadra si salva ai playout. Nonostante la giovanissima età, contemporaneamente Angel viene convocato spesso e volentieri anche tra i “grandi”, con i quali disputa 13 gare di Liga, il primo dei quali l’8 febbraio 2009 al Camp Nou contro il Barça, subentrando a Rafael Sastre al 63’. Il risultato fu netto (3–1 per i catalani), ma come battesimo del fuoco, per Josè, fu decisivo. L’impatto con uno stadio come quello e contro campioni assoluti quali Lionel Messi e Samuel Eto’o non intimorì né frenò le ambizioni del difensore. Anzi. Da quel giorno ha iniziato a covare, nel cuore del “Cote”, un forte desiderio di vestire presto il blaugrana. Ironia della sorte, anche nel campionato successivo Angel esordì a Barcellona, prima giornata della Liga: quella gara finì 3–0 per i Campioni, i gol vennero tutti segnati di testa e il primo portava la firma di Bojan Krkic.
FUTURO AL BIVIO Dopo aver alzato la Coppa Europea Under 21 con la maglia della Spagna, anche se non da titolare vista la presenza in quel ruolo del milanista Didac Vilà, per Josè Angel Valdes Diaz sembra essersi scatenato il mondo. In molti lo vorrebbero, il Real Sporting sa bene cosa significherebbe il suo addio, non solo in negativo. Una cifra molto vicina ai quattro milioni di euro è il massimo che si possa ottenere in questo momento, data la giovane età del giocatore – ma le presenze nella Liga sono 52, con un gol – e il suo ruolo di alternativa nella selezione Under 21 di Luis Milla. Nonostante il trasferimento in Catalogna sia saltato all’ultimo – come anche quello al Malaga degli sceicchi, mentre sembra che il ragazzo abbia rifiutato la Fiorentina -, Zubizarreta sta riprovando a tentare la dirigenza asturiana, ma attualmente Sabatini si è mosso meglio e con più decisione. Il suo arrivo a Roma comporterebbe la partenza di John Aarne Riise, poiché Luis Enrique è intenzionato a puntare forte sul giovane conterraneo. Alfredo Martìnez, agente del ragazzo, ha confermato la trattativa: «So che il direttore generale dello Sporting è a Roma, ma non so su quali basi stiano discutendo – ha dichiarato a Calciomercatoweb.it - . Il Barcellona? Contatti da un mese ma ancora nessuna intesa. Ad Angel piacerebbe giocare in Italia come anche con i blaugrana, ma penso che la presenza di Luis Enrique faciliterebbe il suo inserimento». Insomma, le basi ci sono e sono solide, ora sta alle parti in causa definire l’accordo, che radiomercato dà quasi per fatto. La Roma, dunque, diventa sempre più spagnola e sempre più giovane
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