rassegna stampa roma

Anche Montella è per la rivoluzione

(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) La prossima settimana Vincenzo Montella incontrerà Walter Sabatini per parlare del­la Roma.

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(Corriere dello Sport - G.D'Ubaldo) La prossima settimana Vincenzo Montella incontrerà Walter Sabatini per parlare del­la Roma.

A prescindere dalla decisione che prenderanno i nuovi dirigenti sul nuovo alle­natore. I nuovi dirigenti vorran­no conoscere le idee del giovane tecnico che ha guidato la Roma ne­gli ultimi tre mesi, duran­te i quali ha dimostrato di avere per­sonalità. Montella re­centemente ha ripetuto più vol­te che in questo periodo non ha potuto esprimere il suo calcio. Ha preso una squadra spenta e ha cercato di farle fare le cose che sapeva fare meglio. Ma il suo calcio è diverso. Montella ama giocare con il 4- 3- 3 e avrebbe bisogno di elementi adatti a questo schema. Esterni di corsa, giocatori fisici. Mon­tella è stato compagno di molti di questi giocatori, ma non si è mai fatto condizionare da nes­suno.

PROGRAMMI - Se avesse la possi­bilità di guidare la Roma nella prossima stagione chiederebbe molti cambiamenti. Salverebbe pochi giocatori, forse otto: Totti, De Rossi, Brighi, Burdisso, Rii­se, Cassetti, Perrotta, forse Juan. Anche Montella si rende conto che c’è molto da cambia­re in questa squadra. Si è chiuso un ci­clo, bisogna ripartire con giovani, biso­gna ritrovare motivazioni. In questi tre mesi Montel­la non ha mai pensato a se stes­so e non smania dalla voglia di allenare la Roma ad ogni costo. Altrimenti avrebbe fatto altre scelte. Se dovesse restare svi­lupperebbe meglio i nuovi siste­mi di allenamento che ha intro­dotto in corsa quest’anno, con piani di lavoro individualizzati. Lo staff resterebbe più o meno lo stesso, un mix di nuove idee ed esperienza.

AGGIORNAMENTO - In ogni caso Montella ha dimostrato soprat­tutto a se stesso di poter fare l’allenatore. Continuerà a farlo e in estate concluderà il master di Coverciano. Ha avuto qual­che contatto per continuare ad allenare ad alti livelli. Ha dimo­strato di non subìre la pressio­ne, si è calato nel ruolo dell’alle­natore di serie A senza avere traumi. Montella continuerà a studiare, ad aggiornarsi. I cento gior­ni alla Roma sono stata un’esperien­za preziosis­sima, una vetrina fan­tastica. Si è fatto apprezzare dagli addetti ai lavori, molti dei quali non pen­savano che avesse avuto voglia di fare l’allenatore ad alti livel­li. Non se lo aspettava neanche Roberto Mancini, che aveva avuto Montella giovanissimo compagno di squadra alla Sampdoria. E proprio nella squadra blucerchiata, con la quale si è imposto nel calcio che conta da grande centravanti, potrebbe ri­partire, se la chiamata della Ro­ma degli americani non dovesse arrivare.