rassegna stampa roma

Amicizie, intrecci, emozioni: è Roma-Milan

(Il Romanista – E.Masetti) – Roma-Milan è una storia con dentro centinaia di altre storie. Roma-Milan è una storia tra noi e loro, tra il sole e la nebbia, tra chi va a lavorare col sorriso e chi invece il sorriso lo mostra raramente.

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(Il Romanista - E.Masetti) - Roma-Milan è una storia con dentro centinaia di altre storie. Roma-Milan è una storia tra noi e loro, tra il sole e la nebbia, tra chi va a lavorare col sorriso e chi invece il sorriso lo mostra raramente.

Storie di stereotipi forse, ma anche di piccole e grandi verità. Storie di campioni - da una parte e dall’altra - di avversari che sono anche amici, di ex col dente avvelenato, di intrecci di mercato, risolti e non. Roma-Milan è tanto, pure troppo. E non solo per quello che c’è in palio stasera. Roma-Milan, tanto per cominciare, è Totti contro la squadra per cui (forse) avrebbe potuto giocare, se la famiglia si fosse fatta affascinare, una vita fa, dal potere del denaro. Di tutte le altre grandi - Inter e Juve - i rossoneri sono l’unica formazione a cui il Capitano, pur segnando spesso, ha risparmiato le sue frecciatine, che spesso sono anche più belle dei suoi già meravigliosi gol. Segno di un intelligenza e di un rispetto che Totti mantiene nei confronti del club più vincente al mondo. Con la famiglia Berlusconi c’è un rapporto di stima (anche se Silvio, in occasione delle elezioni comunali di tre anni fa, non risparmiò critiche a Francesco che aveva espresso il suo appoggio a Rutelli), con Piersilvio si può parlare addirittura di amicizia. La compagna del numero 2 di Mediaset, Silvia Toffanin, è una delle migliori amiche di Ilary Blasi, tanto che, un paio di mesi fa, sono state anche in vacanza insieme a Dubai, ognuna con i rispettivi figli. Oggi però per Totti Roma- Milan è anche la sfida contro Alessandro Nesta. Amici, nel senso più vero e profondo della parola, non lo sono mai stati. Difficile, quando uno è (era) un simbolo della Lazio. Durante i ritiri della Nazionale, quando hanno avuto modo di conoscersi meglio, il rapporto si è approfondito, tanto che Nesta si è prestato volentieri al video che Francesco ha realizzato sulle sue barzellette. Insieme hanno vinto un Mondiale e chissà se, la notte prima della finale di Berlino, non abbiano ricordato quando, da ragazzini, si affrontavano le prime volte sui campetti di terra di periferia. C’è un video, si trova ovunque su Youtube, che li ritrae piccolissimi, uno contro l’altro, in un Lazio-Lodigiani del 1988. Avevano 12 anni, nell’ambiente venivano considerati dei predestinati, anche se nessuno li avrebbe immaginati così campioni. Per Nesta poi la “prima” contro Montella in panchina è anche il ricordo peggiore della sua carriera, una notte di derby di 9 anni fa in cui Vincenzo gli fece vedere le stelle (e le videro, eccome, anche tutti i romanisti) tanto che Zaccheroni, dopo 45 minuti, fu costretto a cambiarlo. Il campione aveva perso la tesa, oltre che la partita.

GLI EX Campione, invece, non è mai riuscito a diventarlo Antonio Cassano. E’ vero, col Real ha vinto uno scudetto, ma mentre i suoi compagni festeggiavano a Madrid lui era nella sua villa con piscina di Casal Palocco insieme a una trentina di amici - e amiche - a pensare a tutt’altro. Questo titolo col Milan, invece, lo sentirà sicuramente più suo, visto che, tra gol e assist, il suo contributo l’ha dato. E’ cambiato, Cassano, rispetto a quando stava a Roma: da talento (immenso) ribelle è diventato giocatore più continuo, ha messo la testa a posto, si è sposato (lo stesso giorno di Totti, cinque anni dopo) ed è da poco diventato papà. Quando lasciò Roma, nel 2006, oltre a una valigia carica di rimpianti portò via il desiderio di «tornarci a vivere quando smetterò». La vita, poi, lo ha portato a prendere altre strade: quando dirà basta col calcio si stabilirà a Genova, la città della moglie, e Roma resterà per lui solo un lontano ricordo. Basti pensare che alle sue nozze a rappresentare i giallorossi c’era soltanto Tonino Tempestilli. Un altro ex è Marco Amelia, campione d’Italia con la Roma (era nella rosa dell’anno magico 2000- 2001) che oggi farebbe carte false per tornare a Trigoria. Oggi sarà in panchina, così come, dall’altra parte, dovrebbe essere in panchina Marco Borriello. Lui, quando il Milan vincerà lo scudetto (non stasera, please) sarà campione, essendo sceso in campo con i rossoneri alla prima giornata. E’ arrivato qui l’ultimo giorno di mercato, ha segnato quindici gol, è stato titolare - e decisivo - nella prima parte di stagione. Poi l’avvento di Montella e la rinascita di The King Totti lo hanno costretto a non essere più titolare ma lui, nella Roma del futuro, vuole esserci. Con la speranza che il cambiamento di modulo possa consentirgli di giocare finalmente col Capitano.

MEXES E IL MERCATOPer un Borriello che è, e con ogni probabilità sarà, a Roma c’è un Mexes che da settembre giocherà col Milan. Che avesse un accordo coi rossoneri da tempo era cosa risaputa, anche se la speranza di tutti era che, alla fine, decidesse di trovare un accordo con la società giallorossa (nuova) per il rinnovo. Non c’è stato tempo di discuterne: un mese fa, dopo essersi rotto il crociato, ha praticamente ufficializzato l’addio a Roma e l’approdo in rossonero. L’ha chiamata «scelta di vita» e probabilmente lo è, anche perché i quattro milioni - e oltre - che Galliani gli ha garantito lo faranno certamente vivere meglio. Per un accordo trovato, uno che invece pare sfumato. La Roma, per un periodo, ha pensato di contattare Andrea Pirlo, in scadenza coi rossoneri, graditissimo ad Ancelotti. Con l’allenatore del Chelsea che difficilmente arriverà, anche la pista Pirlo è stata abbandonata e il giocatore è ormai prossimo a firmare per la Juventus. Nel Milan, infine, torna stasera Zlatan Ibrahimovic, classe da vendere, sregolatezza pure, che Franco Baldini fece di tutto per portare nella Capitale, salvo poi dover ripiegare su Mido dopo che la Juve - di Moggi - con un blitz riuscirì a convincerlo ad andare a Torino.

SOCIETA’ All’epoca c’era ancora Franco Sensi e i rapporti col Nord erano piuttosto tesi. Da quando la figlia Rosella ha preso in mano la gestione della Roma le cose sono cambiate: con Galliani il feeling è ottimo, il giorno della presentazione ufficiale di Borriello lei lo ha definito «un amico», facendo storcere il naso a qualche tifoso. La Sensi, in tempi non sospetti, si era espressa in modo favorevole all’ingresso di altre donne nel calcio, riferimento all’imminente approdo nel Milan di Barbara Berlusconi. Stasera la figlia del Premier è attesa allo stadio, così come la Sensi, per quello che sarà il suo ultimo Roma-Milan da presidente. Spera che la squadra le faccia un regalo, sarebbe un bel modo di chiudere una cento mille storie. Tra noi e loro. Roma- Milan è speciale anche per questo.