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Amaurissimo! La Roma ci ricasca. L’ex Juve esplode: Parma da 0-2 a 2-2

(Gazzetta dello Sport – R.Palumbo) Pure con Montella riaffiorano i soliti difetti dei giallorossi. Altro guaio al ginocchio per Pizarro. La Juve è al collasso e la Roma ci va molto vicino per mano di Amauri, scarto di Madama.

Redazione

(Gazzetta dello Sport - R.Palumbo) Pure con Montella riaffiorano i soliti difetti dei giallorossi. Altro guaio al ginocchio per Pizarro. La Juve è al collasso e la Roma ci va molto vicino per mano di Amauri, scarto di Madama.

Paradossi del calcio. Il Parma ringrazia in una giornata dove in coda non c’è squadra che non faccia punti. La doppietta in rimonta dell’italo-brasiliano, fantastico il gol dell’ 1-2 di tacco, rovina le 600 maglie giallorosse e il gol numero 197 (in campionato) di Totti, e il battesimo di Vincenzo Montella in un Olimpico che alla fine fa una scoperta: il problema non era soltanto Ranieri. Ha ragione l’Aeroplanino nello scherzarci sopra: mercoledì a Bologna si è vinto perché il recupero/prosecuzione è cominciato dal minuto 17. L’inquietante statistica la propone lo stesso tecnico: 24 dei 38 gol presi dalla Roma in campionato sono arrivati nell’ultima mezzora. Noi aggiungiamo anche i 2 (su 3) della Supercoppa e i 7 (su 14) della Champions. E per colmo di sadismo ricordiamo che prima del 2-2 col Parma ci sono stati il Bologna dell’andata e il Chievo (da 2-0 a 2-2), la Sampdoria (da 1-0 a 1-2), il Brescia (da 1-0 a 1-1) e lo show di Marassi col Genoa (da 3-0 a 3-4). In totale, 14 punti persi di rimonta: aggiungeteli alla classifica attuale della Roma e vedrete dove sta. Gambemolli Sì, il problema principale è quello di una condizione fisica assai deficitaria. Riaffiora il pensiero che nel campionato scorso, quello della rincorsa con una serie positiva lunga 24 giornate, la preparazione estiva che lo precedette fu curata da Spalletti. Questa volta è toccato a Ranieri, che dunque, al netto di uno spogliatoio che non brilla per «voglia di lavorare saltami addosso» , ha le sue responsabilità. Col Parma, ci si aggiunge pure l’effetto Pizarro: protagonista come col Bologna di un primo tempo a senso unico, chiuso sul 2-0 grazie al rigore di Totti (fallo di Lucarelli su Taddei) e al tap in di Juan su palla inattiva, Pizarro si fa male al solito ginocchio, complice un’entrata carogna di Giovinco. Al suo posto entra Simplicio con conseguente arretramento di Brighi, e la Roma si perde, incapace di tenere palla e congelare il gioco. Mente sveglia Il pencolante Marino, poco convincente nel privilegiare in avvio un 3-4-2-1 molto difensivo, con tre stopper, due difensori esterni a metà campo e il regista arretrato Dzemaili in panchina, si riabilita nel secondo tempo. Dentro Crespo per Morrone, con arretramento di Candreva sulla linea mediana, ma soprattutto dentro Dzemaili per Zaccardo per l’ultimo quarto di partita. Mossa doppiamente felice, perché Dzemaili aggiunge qualità in mezzo al campo e così facendo dirotta Valiani sulla corsia di destra. Il pelato, assai tonico, la asfalterà travolgendo le resistenze di Riise e del sopraggiunto Brighi, con la Roma passata frattanto a un 4-4-2 dettato dai cambi non proprio ispirati di Montella (Menez-Vucinic e sul 2-1 Borriello-Totti). Saranno proprio di Valiani i cross delle reti di Amauri. La Roma, gomme a terra, non sa approfittare degli ultimi 14 minuti in superiorità numerica, causa espulsione di Paci. È anzi il Parma, con Dzemaili prima, risponde Doni, e con Giovinco poi, il pallonetto è fuori di niente, a sfiorare l’impresona stile Genoa.