rassegna stampa roma

Allenatori nel pallone

(Il Messaggero – M.Ferretti) Giù il sipario, si chiude. Termina il campionato e con il fischio finale dell’ultima partita dell’ultimo turno, passano in archivio anche le avventure di parecchi allenatori su questa o quella panchina.

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(Il Messaggero - M.Ferretti) Giù il sipario, si chiude. Termina il campionato e con il fischio finale dell’ultima partita dell’ultimo turno, passano in archivio anche le avventure di parecchi allenatori su questa o quella panchina.

Al momento, sono sei i confermati ufficialmente: Allegri (Milan), Leonardo (Inter), Mihajlovic (Fiorentina), Donadoni (Cagliari), Guidolin (Udinese) e Colomba (Parma). Inoltre, nelle prossime ore, Edy Reja (ormai nessuno nutre più dubbi, in merito) verrà confermato sulla panchina della Lazio. E, a sorpresa (ma non troppo...), Walter Mazzarri resterà al Napoli. Malgrado non ci sia ancora stato il faccia a faccia con Aurelio De Laurentiis, segnali di distensione arrivano proprio da parte del tecnico. «Aspettiamo che finisca il campionato, poi quando il presidente avrà tempo ci incontreremo e parleremo. Con De Laurentiis in questi giorni si è festeggiata quella che può essere definita senza dubbio un’annata nella quale si è sbagliato pochissimo e della quale i calciatori sono stati gli artefici principali. Credo che la prossima settimana ci incontreremo: ho saputo che questa settimana il presidente ha avuto molto da fare. Ora c’è la sfida di Torino al termine della quale mi diranno quando è possibile incontrarsi. Io sono pronto a programmare il futuro, ma saprete tutto quando la società mi avrà dato le linee guida. Io sono sempre un dipendente e, alla fine, il club è sovrano, è quello che decide. Sono l’allenatore del Napoli e continuerò ad allenare la squadra che mi metteranno a disposizione. Insomma, è molto probabile che sarò l’allenatore del Napoli, lasciare questo gruppo mi dispiacerebbe molto». Resta da capire, però, se De Laurentiis perdonerà Mazzarri: a Napoli si comincia a parlare anche di Claudio Ranieri e Giampiero Gasperini. A Torino sponda bianconera, è storia già vecchia, arriverà Antonio Conte («Non ho firmato niente con la Juve. Sono ancora l’allenatore del Siena e sono orgoglioso di esserlo. Sono lusingato da queste voci, non è un segreto che per me la Juventus rappresenti qualcosa di importante», il bluff del tecnico) al posto di Gigi Del Neri. Che, ieri, ha vuotato il sacco. «La Juventus mi ha comunicato mercoledì che cambierà allenatore per il prossimo anno. Faccio un in bocca al lupo a chi verrà e spero sia una scelta azzeccata. Del resto, quando si cambia, si cerca di fare il meglio. Spero che sarà così anche per me: come si dice, si chiude una porta e si apre un portone. Una decisione giusta? Non è mio compito rispondere a questo, ma non mi sento un capro espiatorio. Lavoro per una società e se questa decide di cambiare è libera di farlo. Non vivo questa situazione come una sconfitta personale. Ringrazio la Juventus che mi ha dato la possibilità di fare un’esperienza importante. Ho conosciuto un ambiente nuovo e credo di essere migliorato. Penso che si sia lavorato al massimo di quanto si poteva fare e sono a posto con la mia coscienza. Questo è un gruppo di giocatori che deve crescere, che non ha esperienza. Tutto quello che fatto, lo rifarei», ha dichiarato. Ufficiali, di fatto, gli ingaggi di Malesani da parte del Genoa mentre appare molto vicino anche quello di Ventura da parte del Siena. Il Catania saluterà, ringraziandolo, Diego Simeone: il presidente Pulvirenti sta pensando a Dario Marcolin, attuale secondo di Mihajlovic alla Fiorentina, e a Vincenzo Montella. Montella piace, molto, anche a Giorgio Perinetti, diesse del Siena. Il Chievo congederà Stefano Pioli che, incassata una buone dose di pubblicità dall’inciontro ravvicinato con Walter Sabatini, potrebbe/dovrebbe accasarsi al Cesena, in sostituzione di Ficcadenti. Ma occhio a Gianluca Atzori, oggi alla Reggina (ha conquistato i play off promozione, ieri). L’Atalanta, perso Stefano Colantuono destinato alla Sampdoria, molto probabilmente prenderà Gigi Del Neri. Il Palermo perderà Delio Rossi: per la sua sostituzione in corsa ci sono Giampiero Gasperini (soprattutto: ma attenzione al Napoli) e Giuseppe Sannino, tecnico del Varese rivelazione, che piace a tanti presidenti. Forse c’è anche Pioli. Il Lecce, salutato De Canio, potrebbe prendere Mimmo Di Carlo, uno dei pochi non responsabili della retrocessione della Sampdoria in serie B.