(Corriere dello Sport) Insulti e urla contro la Roma. A rendere la domenica sera, come se non fosse bastata la sconfitta di Firenze, ancora più amara. Perché la rabbia dei tifosi giallorossi,
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All'arrivo a Termini ancora fischi e insulti. Solo Totti applaudito
(Corriere dello Sport) Insulti e urla contro la Roma. A rendere la domenica sera, come se non fosse bastata la sconfitta di Firenze, ancora più amara. Perché la rabbia dei tifosi giallorossi,
già esplosa tra i presenti allo stadio Franchi, sia nel settore ospiti che in tribuna centrale, ha avuto il tempo di crescere durante il viaggio di ritorno. E di diventare ancora più forte. Appena fuori dal treno che l’aveva riportata alla stazione Termini, nel tragitto che portava al pullman, la Roma ha ricevuto la “visita” di alcuni tifosi. Non tanti, una trentina. Ma l’aria, già tesa, è diventata pesantissima in una frazione di secondo.«Bravi, siete stati proprio bravi» ha iniziato ironicamente un ragazzo, e subito dietro di lui sono partiti applausi, ancora ironici.
INSULTI -Qualcuno dei presenti, allo sfilare della comitiva giallorossa, ha cominciato ad insultare: «Andate a lavorare, siete delle m....» . Teste basse, naturalmente, quelle dei giocatori. E ancora i tifosi: «Venti euro di biglietto, abbiamo passato una giornata sotto la pioggia, bel modo di presentarsi in campo!» . La polizia presente, nel frattempo, era attentissima all’evolversi della situazione. Insulti pesanti anche nei confronti di Luis Enrique: «Vattene, te ne devi andare, dove sta il progetto?» . Il tecnico spagnolo ha tirato dritto. Le grida però non si sono fermate: «Che ti dice il cervello, sei proprio un fenomeno...» . Poi è stato il turno del presidente Thomas DiBenedetto, non attaccato, ma bersaglio di una richiesta ben precisa: «Tom, digli qualcosa tu...» ha detto il primo. Il secondo ha rincarato la dose: «Mandalo via (indicando Luis Enrique, ndi) questo ci porta in serie B» . Il presidente della Roma ha raggiunto la macchina che lo stava attendendo ed è andato via.
APPLAUSI -Poco distante, c’era il pullman del club, sul quale stavano salendo pian piano tutti, dai giocatori ai tecnici. L’applauso a quel punto è stato forte e caloroso. E stavolta non era ironico. Il gesto, l’unico di sostegno, era destinato a Francesco Totti, apostrofato «unico e solo capitano» . Lui, Totti, ha reagito con un cenno d’intesa, di ringraziamento. E l’espressione sembrava dire che il dispiacere era tanto e forte anche da parte sua. Totti è e resta una parte fondamentale della Roma. Ma al di là di ciò, il fatto che i tifosi abbiano inneggiato al capitano, è anche un altro segnale della fine del rapporto tra loro e Luis Enrique, reo secondo la maggioranza, di aver fatto ancora una volta scelte incomprensibili. Tra cui l’esclusione di Totti.
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