(Il Romanista - E.Masetti) Se Atene piange, Sparta di certo non ride. Per una difesa che incassa gol a rotta di collo, anche l’attacco giallorosso vive giorni non certo di gloria. In quello che Claudio Ranieri, nell’ultima conferenza prima del suo esonero, ha definito «il bel casino» cioè il mese trascorso dalla partita col Brescia
rassegna stampa roma
Allarme attacco, non si segna più
(Il Romanista – E.Masetti) Se Atene piange, Sparta di certo non ride. Per una difesa che incassa gol a rotta di collo, anche l’attacco giallorosso vive giorni non certo di gloria. In quello che Claudio Ranieri, nell’ultima conferenza...
(2 febbraio), le punte romaniste non sono riuscite, come in passato, a tirar su la squadra nonostante le difficoltà difensive. Marco Borriello, in particolare, è quello che sta avendo il momento di flessione maggiormente evidente, visto che da quella sera non è più andato in rete. I numeri non mentono mai e quindi analizzare le performance dell’attacco giallorosso in questo ultimo periodo aiuta a capire come mai la Roma abbia portato a casa la vittoria solamente una volta in questo settimane. Dopo i due successi che hanno contraddistinto l’inizio del girone di ritorno, la formazione giallorossa si è imposta solo a Bologna nel recupero della partita sospesa per neve e in quel caso il gol è arrivato da un centrocampista, De Rossi. Nelle due occasioni precedenti, invece, ad andare a segno erano stati Simplicio (con deviazione decisiva di Pellegrino a Cesena) e,contro il Cagliari, Totti, su rigore, ancora un centrocampista - Perrotta - e Menez. Dal turno infrasettimanale contro il Brescia è iniziata la crisi: contro i lombardi, prima del pareggio di Eder, aveva segnato Borriello: decimo gol in campionato, quindicesimo stagionale. Da quel momento l’attaccante napoletano si è fermato. E quella frase pizzicata dalle telecamere in panchina «ma come? Resto fuori io che ho già fatto 25milagol?» magari non gli ha portato proprio fortuna, visto che il gol al Brescia è stato l’unico che il bomber ex Milan ha realizzato nelle ultime 10 partite (considerando anche Sampdoria-Roma e la sfida di Champions contro lo Shakhtar). Non se la passa meglio Mirko Vucinic: l’attaccante montenegrino, che in campionato ha segnato 7 voltedi cui una su rigore, non va in gol da Inter-Roma dello scorso 5 febbraio. E’ questa l’unica rete messa a segno dal numero 9 nelle ultime 9 partite, anche in questo caso Champions compresa. Bisogna però dire che, soprattutto nelle ultime gare, Mirko ha parecchi compiti di copertura che ne possono limitare il rendimento in zona gol. Compiti che avrebbe anche Jeremy Menez il quale,soprattutto domenica, non è che li abbia rispettati poi molto. Il francese, che col gol ha sempre avuto un rapporto non idilliaco, è a quota due centri in campionato (gli stessi di Juan, De Rossi e Burdisso): ha segnatoil 20 novembre all’Udinese e poi il 22 gennaio al Cagliari. Due gol anche in Champions, Basilea e soprattutto Shakhtar all’Olimpico, con quest’ultima rete decisiva per tenere ancora in vita le speranze di qualificazione.Infine, arriviamo a Totti. Il Capitano, molto spesso per colpe non sue, quest’anno ha segnato meno rispetto al passato: 5 gol in campionato, di cui 3 su rigore, acui vanno aggiunti due penalty (decisivi) in Champions. Poco, pochissimo, per uno come lui. Che però,considerando anche Bologna, ha segnato due gol in trepartite (Genoa e Parma) ed è in netta ripresa. A questo,soprattutto, si deve aggrappare la Roma. Che deve,inoltre, sperare (o pretendere) che quattro campioni del genere ritrovino, in fretta, il feeling col gol. Perché ad oggi, tutti insieme, hanno segnato in campionato appena tre reti in più di Di Natale.
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