rassegna stampa roma

Al seguito di Lucho e José Angel, la nuova Spagna pazza per la nuova Roma

(Il Romanista – D.Giannini) «Rome wasn’t built in a day» aveva detto DiBenedetto in una delle sue prime interviste. Ora dalla Spagna rilanciano lo stesso concetto, ma precisano: «La Roma di Luis Enrique non si fa in un’ora». Lo dice...

Redazione

(Il Romanista - D.Giannini) «Rome wasn’t built in a day» aveva detto DiBenedetto in una delle sue prime interviste. Ora dalla Spagna rilanciano lo stesso concetto, ma precisano: «La Roma di Luis Enrique non si fa in un’ora». Lo dice La nueva Espana un quotidiano che si definisce «diario independiente de Asturias».

L’Asturia, vale a dire la regione dalla quale provengono il tecnico giallorosso e anche Josè Angel. Ed è proprio grazie a Cote che è arrivata fino a noi una doppia pagina del giornale tutta dedicata alla Roma e agli asturiani che la stanno facendo. Una grande foto di Lucho da una parte e dall’altra quella dell’esterno giallorosso con alle spalle la maestosità della Curva Sud traboccante di passione tra i fumogeni. E tre articoli. Il primo racconta come Luis ha impostato il lavoro, come sta tentando di rivoluzionare il calcio in Italia, ma anche e soprattutto racconta la sua giornata tipo. Dalla sveglia alle sette del mattino, le ore passate a Trigoria, il ritorno nella sua casa all’Olgiata e la sua vita divisa tra lo sport e la famiglia (i figli vanno alla St George’s School sulla Cassia) con la passione per il computer. Tutte cose delle quali più o meno i romanisti erano già a conoscenza. C’è poi un secondo articolo, dal titolo «Estàn locos estos romanos», che riprende la famosa frase di Obelix «sono pazzi questi romani». Pazzi sì, ma in senso positivo. L’articolo si riferisce infatti alla straordinaria passionalità con la quale è vissuto il calcio dai tifosi giallorossi. Un calore e un trasporto che ha colpito favorevolmente Luis e tutti i nuovi arrivati. Un amore senza fine che ha tanti pregi e il piccolo difetto che non consente a chi questo amore lo riceve di poter girare liberamente per il centro della città. A dire il vero in estate Luis Enrique e il suo staff lo hanno fatto in bicicletta, ma non può certo essere un’abitudine. Dicevamo tre articoli, quelli de La Nueva Espana. Il terzo, il più piccolo dei tre, è probabilmente quello più interessante. A cominciare dal titolo: «Refuerzos para el tecnico y para el lateral ». Che così, di primo acchito sembra quasi una notizia di mercato.

Non lo è. Il rinforzo a cui si riferisce l’articolo è a livello emotivo ed affettivo. Infatti a metà della scorsa settimana è sbarcato nella Capitale Felipe Martinez. Che altri non è se non il fratello di Luis Enrique, quello con il quale condivide alcune uscite in bici, delle rimpatriate con gli amici di sempre che poi sono il pretesto per affrontare i Pirenei su due ruote. Bene, Felipe è arrivato mercoledì dopo aver fatto scalo a Santander. E non era da solo. Ad accompagnarlo, secondo quanto riferisce sempre La Nueva Espana, c’erano anche la moglie Susana, e le figlie, Inés e Blanca. Un viaggio nel quale unire la voglia di stare al fianco del fratello nei giorni delicati che precedevano la stracittadina e il desiderio di scoprire le bellezze di Roma. Felipe non è andato allo stadio per evitare problemi ma lui e la sua famiglia sono comunque rimasti incantati dalla città tanto che lunedì, al momento di imbarcarsi per il volo di ritorno stavano già programmando di tornare presto. E Josè Angel? Anche lui ha avuto compagnia. E pure folta. Sono infatti venuti a trovarlo addirittura otto amici d’infanzia tutti di Gijon, o meglio di Roces, che hanno riempito la casa romana di Cote, quella nella quale vive insieme alla madre e alla fidanzata. E c’è una bella galleria fotografica dell’esterno giallorosso dalle parti di casa sua con gli amici, molti dei quali con la maglia dello Sporting, e Bojan che si è unito alla comitiva. Tanta gente a Roma per la partita più importante. Non è bastato, non è andata bene. Ma già è cominciato il conto alla rovescia per il derby di ritorno.