rassegna stampa roma

Al Bernardini la visita di Marco Lanna

(Il Romanista – V.Valeri) – Giornata di visite a Trigoria nella mattinata di ieri. La sfida con il Milan, che vale la Champions e lo scudetto, attira molti volti noti nel centro sportivo “Fulvio Bernardini”.

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(Il Romanista - V.Valeri) - Giornata di visite a Trigoria nella mattinata di ieri. La sfida con il Milan, che vale la Champions e lo scudetto, attira molti volti noti nel centro sportivo “Fulvio Bernardini”.

Oltre a Mexes, anche il connazionale Vincent Candela. Ma la curiosità della stampa presente è stata solleticata da un ragazzo di 43 anni in camicia azzurra e pantaloni bianchi – scelta singolare - pochi capelli e una mano che si dinstingue molto: è Marco Lanna, ex difensore centrale giallorosso, un passato glorioso alla Sampdoria e una parentesi non male in Spagna. Amico di Vincenzo Montella, Lanna si è presentato all’allenamento per assistere da “uditore”, ovvero allievo. Una coincidenza simpatica, visto e considerato che Lanna ha sei anni in più dell’ex numero 9, ma un’esperienza in panchina ancora inferiore. Chissà che al genovese non faccia bene questa vicinanza con il napoletano, come a quest’ultimo sembra stia giovando l’essere andato in Spagna, casa Barcellona, per chiedere consigli all’amico Pep Guardiola. In questo trittico (Guardiola-Montella-Lanna), che idealmente copre tutto il campo dalla retroguardia all’attacco, vediamo bene inserirsi l’antipatico Mourinho. Perché? Beh, il portoghese è ormai famoso per aver prima subito la “manita” da parte del Barca, poi per averla agitata e “roteata” dopo la semifinale di ritorno della Champions di quest’anno, come a dire «ce l’hanno rubata». Ancora non capite? Anche Marco Lanna di mani se ne intende, tanto che il 18 febbraio di 15 anni fa, in uno dei tanti noiosi e tecnicamente poveri derby tra Roma e Lazio, pensò bene di saltare in piena area di rigore con una delle sue ben esposta in cielo, toccando la palla e causando il rigore decisivo – realizzato da Signori – a pochi minuti dalla fine. È curioso scoprire che due anni dopo esatti, il 12 aprile 1998, al 25’ di Salamanca-Valencia mise dentro con la mano la palla del 2-0 per i padroni di casa. Un risarcimento benevolo del Dio del calcio, che alleviò per qualche minuto il peso di quell’imbarazzante coro, sulle note della Macarena, dedicatogli dalla Curva Nord: “Agguanta la palla Marco Lanna”. Una delle poche gioie per i tifosi biancocelesti, che qualche tempo dopo provarono sensazioni ben più brucianti: chiedere a Paolo Negro.