(Leggo - F. Balzani) -«Siamo soli». L’allarme lanciato da Totti e De Rossi, al centro di polemiche e voci di mercato, non è diventato un grido disperato solo grazie a Luis Enrique.
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Aggrappati a Luìs Enrique
(Leggo – F. Balzani) – «Siamo soli». L’allarme lanciato da Totti e De Rossi, al centro di polemiche e voci di mercato, non è diventato un grido disperato solo grazie a Luis Enrique.
In questi giorni di ritiro il tecnico spagnolo sta ricoprendo il ruolo di allenatore, presidente e confidente dei suoi giocatori ed è l’unico in questo momento in grado di regalare un sorriso ai due leader dello spogliatoio. Questa sorta di «solitudine dei numeri primi» della Roma potrebbe però finire presto. A Riscone di Brunico è infatti atteso a ore uno tra il diesse Walter Sabatini e l’amministratore delegato Claudio Fenucci. La richiesta è arrivata direttamente da Totti, ancora in attesa di un confronto diretto con la nuova società. L’incontro, divenuto necessario dopo la querelle tra il capitano e Franco Baldini, potrebbe avvenire in serata e servirà a chiarire la posizione di un capitano triste e irritato. Totti è rimasto deluso dalle parole del dg in pectore («deve essere meno pigro», aveva detto) tanto da rifiutare l’invito alla festa di presentazione della squadra andata in scena martedì sera. A convincerlo a salire sul palco è stato Sabatini, ma non è servito a cancellare il malumore trapelato anche ieri.
Attende segnali anche Daniele De Rossi. Il centrocampista sta «subendo» l’assalto di Chelsea, City e Real Madrid che gli offrono ingaggi faraonici, mentre la Roma nicchia nonostante le parole di DiBenedetto e quelle di Luis Enrique, che lo considera al centro del progetto e starebbe cercando di convincerlo a restare. «Lucho» ci ha provato anche ieri in un lunga chiacchierata in cui De Rossi ha detto di voler sposare il progetto Roma, a patto che la società faccia un passo concreto verso le sue pretese: stipendio portato da 4,2 a 5,5 milioni che è il top per i giallorossi, ma che rappresenta poco più della metà di ciò che è pronto a dargli il Manchester City di Mancini (9 milioni). In attesa di Sabatini, a Brunico è arrivato Josè Angel Valdes. Il 22enne terzino spagnolo ha sostenuto il primo allenamento agli ordini di Luis Enrique e ha promesso: «Darò il massimo, sono venuto qui per vincere. Ho preferito la Roma al Barcellona e sono affascinato dal calcio offensivo di Luis Enrique. A chi mi ispiro? A Roberto Carlos». Angel ha anche risposto al laziale Brocchi: «Dice che sono più forti di noi? Lo deve dimostrare sul campo». Poi una battuta su Totti: «Non lo scopro di certo io. È un onore allenarmi al suo fianco».
Sul fronte societario, infine, ci sono da registrare le parole di Federico Ghizzoni, ad di Unicredit: «Siamo vicini al closing. Credo che già in questa settimana si chiuda tutto»
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