rassegna stampa roma

Aggrappata al capitano

(Leggo – F.Balzani) – «Totti è intramontabile ». La scritta comparsa ieri all’ingresso di Trigoria non tradisce: per uscire dalla crisi, i tifosi della Roma si affidano ancora una volta al loro capitano.

Redazione

(Leggo - F.Balzani) - «Totti è intramontabile ». La scritta comparsa ieri all’ingresso di Trigoria non tradisce: per uscire dalla crisi, i tifosi della Roma si affidano ancora una volta al loro capitano.

Sarà lui, infatti, a guidare l’attacco giallorosso orfano di Osvaldo (in punizione), Borini (infortunato) e probabilmente Borriello (anche se ieri l’ex-rossonero è tornato a lavorare in gruppo). «Sento un po’ di dolore alla caviglia, ma sono pronto», ha fatto sapere Totti a Luis Enrique. Il numero 10 martedì era stato colpito duro da Greco proprio sulla caviglia operata nel 2006 e mercoledì si era recato a Villa Stuart per una visita di controllo che ha dato esito positivo. Un sospiro di sollievo per Totti che non disputa una partita da titolare dal primo ottobre scorso (contro l’Atalanta) e che è ancora a caccia del suo primo gol stagionale. Una gioia che manca da quasi 200 giorni (l’ultima rete è datata 22 maggio 2011, contro la Samp). Proprio a Firenze, inoltre, l’anno scorso Totti aveva segnato la doppietta che gli permise di superare quota 200 nella classifica dei marcatori di tutti i tempi in serie A. Una presenza, quella del capitano giallorosso, che servirà a riportare sicurezza a una squadra confusa e demoralizzata dalla sconfitta di Udine. Ma in che ruolo giocherà Totti? Luis Enrique ancora non ha deciso, ma un eventuale attacco con Bojan e Lamela permetterebbe ai tre di scambiarsi con grande naturalezza le posizioni di trequartista e punta, avvicinando finalmente il capitano alla porta avversaria. Da quando Lucho siede sulla panchina giallorossa, infatti, Totti non ha mai giocato da prima punta. Un ruolo che spera di tornare a ricoprire domenica e nel quale ha segnato 149 gol in 223 partite. Numeri che non lasciano spazio ad altre interpretazioni.

CASSETTI. Cassetti centrale di difesa: Luis Enrique ci pensa, la Fiorentina ci spera. A Firenze, infatti, è ancora vivo il ricordo del 4-1 inflitto dai viola ai giallorossi datato 25 aprile 2009. Sulla panchina della Roma sedeva Spalletti, che fu costretto a schierare il terzino nel ruolo di centrale al fianco di Panucci viste le assenze di Juan e Mexes. Il risultato fu disastroso, la prova di Cassetti pure. La cabala importa poco a Luis Enrique che ha già schierato il giocatore bresciano al centro della difesa in 4 occasioni (tra cui le due gare contro lo Slovan) e che contro la Fiorentina dovrà fare a meno degli infortunati Burdisso e Kjaer. Nell’allenamento di ieri il tecnico ha provato di nuovo Cassetti al fianco di Heinze mentre sulla fascia destra si è rivisto Taddei (con Angel a sinistra). Ma nella testa del tecnico asturiano frulla anche l’idea di arretrare De Rossi sulla linea dei difensori con Gago nel ruolo di regista e il ritorno di Perrotta a centrocampo. Il rebus di Luis è tutt’altro che risolto.