(Il Romanista - P.Bruni) - Il giorno dopo quelle immagini di sofferenza e di dolore, arriva la conferma. Adriano è stato un eroe a restare in campo per 45 minuti interminabili.
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Adriano, lo stop è lungo
(Il Romanista – P.Bruni) – Il giorno dopo quelle immagini di sofferenza e di dolore, arriva la conferma. Adriano è stato un eroe a restare in campo per 45 minuti interminabili.
La sua spalla era proprio rotta. A dispetto di una trattenuta e un movimento irregolare del braccio che avevano fatto pensare ad una lussazione come ipotesi estrema. L’Imperatore, infatti, dopo appena 4’ di gioco contro la Lazio è stato costretto ad indossare un tutore alla spalla destra per tenere ferma la parte. Ma il danno invece è serio. La conferma della gravità dell’infortunio è arrivata ieri prima a Sky Sport dalle parole di Calenda, l’agente Fifa che cura i suoi interessi in Italia: «Non ci sarà operazione ma dovrà mettere un tutore per tre settimane. La spalla è stata rimessa al suo posto grazie al medico e ai fisioterapisti». Poi, dal comunicato della Roma: «I test funzionali e gli esami diagnostici effettuati hanno evidenziato una frattura della testa omerale destra, la disinserzione parziale del cercine glenoideo anteriore e la lesione del legamento gleno-omerale inferiore». Difficile, quindi, stabilire i tempi di recupero, anche se Adriano starà fuori almeno un mese. Purtroppo, per la terza volta in stagione, la sfortuna c’ha messo lo zampino e l’Imperatore è chiamato, di nuovo, a ricominciare quasi da capo e stringere i denti. Ma, purtroppo, non c’è tempo per fermarsi, e la Roma impegnata continuamente su più fronti non ne ha. È infatti già campionato. Contro il Cagliari mancherà Burdisso, squalificato. E questo è un problema, perché Cassetti rischia di saltare anche l’impegno con i sardi. Il titolare della fascia destra, convocato per la sfida dell’altro ieri, non si è neppure seduto in panchina e il suo posto in campo è stato preso da Nicolas. La distorsione alla caviglia continua a dargli (lievi) problemi e per questo la sensazione è che contro il Cagliari potrebbe ancora essere tenuto a riposo, con Rosi dal primo minuto. Aleandro, infatti, già dalla vigilia di Cesena era fra i papabili candidati per il ruolo di terzino. Anche il centrocampo sarà teatro di qualche cambiamento rispetto alla stracittadina. De Rossi appare l’unico certo di una maglia e, intorno a lui, si prospetta un ampio ballottaggio fra Taddei, Greco e Fabio Simplicio. Discorso Perrotta. Il ragazzo di Ashton ha svolto lavoro differenziato per il persistere di un fastidio tra il costato e la spalla che si porta dietro dalla partita in Romagna. Il dolore è sparito, ma una decisione su una sua convocazione verrà presa soltanto stamattina. Passiamo all’attacco: Ranieri potrebbe far riposare uno tra Vucinic e Menez, lanciando subito Totti e lasciando al centro dell’area a Borriello. Tuttavia, bisogna ragionare anche in vista del prossimo turno di coppa Italia con la Juventus, dove il capitano sarà ancora squalificato. Logica imporrebbe la stessa batteria di punte che è scesa in campo al Manuzzi: Totti, Vucinic e Menez. Ma anche questa è soltanto una delle tante frecce nella faretra dell’allenatore
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