rassegna stampa roma

Adriano, altri guai contratto a rischio

(Corriere dello Sport – R.Maida) – La macchina di Adriano si è fermata su una strada di Barra da Ti­juca, il quartiere della movida di Rio de Janeiro. Ma chissà se le palette della polizia brasiliana bloccheranno anche la sua corsa nella Roma.

Redazione

(Corriere dello Sport – R.Maida)La macchina di Adriano si è fermata su una strada di Barra da Ti­juca, il quartiere della movida di Rio de Janeiro. Ma chissà se le palette della polizia brasiliana bloccheranno anche la sua corsa nella Roma.

I di­rigenti di Trigoria sono stati sveglia­ti di prima mattina dalla disavventu­ra in cui si è infilato il giocatore e, in attesa di parlargli faccia a faccia, stanno valu­tando sanzioni molto dure, dalla multa fino alla risoluzione unila­terale del contratto. E’ SUCCESSO QUESTO -I fatti: Adriano era alla guida sull’Ave­nida Ayrton Senna, all’alba o giù di lì, in compagnia di amici e parenti, quando una pattuglia gli ha imposto lo stop. Dopo i controlli dei documen­ti, c’è stata una discussione con gli agenti che alla fine gli hanno chiesto di sottoporsi al test dell’etilometro. Ma lui ha rifiutato, come riportato ai me­dia dal maggiore An­drade (sì, come un al­tro brasiliano che non ha mai conquistato la Roma...). In questi ca­si, tutto il mondo è paese: scattano il riti­ro della patente - fino a un anno - e una multa molto salata, 957 reais, equivalente a 400 euro. La macchina non è stata sequestrata perché uno dei passeggeri aveva il tasso alcolico sotto il limite previsto dalla legge e ha potuto riportare la comitiva a casa. L’unica buona noti­zia. CI RISIAMO? -La questione cammina su due binari. Uno è umanamente de­licato e riguarda l’alcol, visto che Adriano in passato ammise i suoi problemi ma al momento di firmare per la Roma aveva garantito di aver­li risolti. E gli esami a cui la Roma lo sottopone periodicamente sembranoconfermarlo. Il secondo binario è le­gato al suo infortunio. Perché Adria­no, che solo poche ore prima era sta­to fotografato dai paparazzi con una birra in mano in unachurrascheriadi Rio, guidava tranquillamente l’au­to se la spalla destra gli faceva così male da consigliargli un viaggio rico­stituente? La sua Porsche Cayenne ha il cambio automatico, è vero, e quindi obbliga il guidatore a uno sfor­zo inferiore, ma non poteva passare al volante qualcun altro? Dalla fami­glia di Adriano trapela una versione diversa:«Non era lui a guidare». Ma la polizia di Rio non modificherà il suo verbale. CONSEGUENZE -La leggerezza può co­stare carissima al giocatore, che nel contratto di tre anni a circa tre milio­ni netti a stagione ha messo in pre­ventivo l’ipotesi di rottura in caso di comportamenti poco consoni alla vi­ta di un atleta: una serie di clausole dell’accordo trovato l’estate scorsa tutela la Roma in questo senso. Resta da capire se l’episodio di ieri rientri nella fattispecie in esame, visto che Adriano è stato autorizzato a trascor­rere un periodo di “break” nella sua terra, coincidente con il suo ventino­vesimo compleanno che cade il 17 febbraio. Ma di sicuro, nei giorni in cui si decide il futuro del club, la Ro­ma subisce un danno di immagine. Come finirà? I rapporti tra i dirigen­ti e l’entourage di Adriano, a comin­ciare dal procuratore italiano Rober­to Calenda, sono ottimi. Perciò la sen­sazione è che le parti cercheranno una soluzione amichevole, sperando che Adriano decida di rispettare la promessa e di tornare dal Brasile en­tro fine mese. E pensare che soltan­to poche settimane fa, prima dell’in­fortunio nel derby di Coppa Italia, Rosella Sensi si era opposta alla sua cessione al Corinthians, che con l’ap­poggio degli sponsor era disposto a rilevare il contratto del giocatore e a offrire alla Roma 1 milione e 350 mi­la euro. Una plusvalenza, addirittura, che alimenta i rimpianti di una scommessa(quasi)persa.