(Corriere dello Sport) Potrebbe applaudirli, ma non lo fa. Non del tutto. Perché lui, Alberto De Rossi, tecnico della Roma Primavera, non si accontenta.
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A.De Rossi: “Dobbiamo ripartire subito”
(Corriere dello Sport) Potrebbe applaudirli, ma non lo fa. Non del tutto. Perché lui, Alberto De Rossi, tecnico della Roma Primavera, non si accontenta.
Ha battuto il Milan, ha conquistato l'accesso alle semifinali scudetto con il Genoa, ma per crescere preferisce rimarcare quello che ancora non va. I suoi ragazzi li scuote, quasi li sculaccia. Questo titolo lui lo vuole davvero e il sogno, dice, non deve interrompersi. Lo ammette col sorriso sulle labbra: « Bisognerebbe frenarli un po' nel primo tempo per poi farli uscire nella ripresa, sono tutti palleggiatori. E' qui che dobbiamo lavorare, dobbiamo migliorare sotto il profilo dell'atteggiamento. Questa Roma non è una squadra con spiccate qualità fisiche: quando attacchiamo sappiamo imprimere il giusto ritmo al gioco, ma quando siamo attaccati diventiamo vulnerabili, troppo vulnerabili, anche a livello mentale» . DUE FACCE - Davanti a sé De Rossi vede scorrere ancora le immagini del primo tempo, quello delle due traverse, delle incursioni di Caprari e della spinta di Dieme. Poi il vuoto, a tratti pure la paura. « Da domani (oggi, ndr) recupereremo pure Mladen, un giocatore che ci sarà sicuramente funzionale. Ha giocato con la Under 21 romena, per questo non ho potuto mandarlo in campo. Lui è uno dei punti di riferimento, uno che sa il fatto suo e che di determinazione ne ha da vendere» . De Rossi, comunque, è sereno. « Sono convinto che già dalla prossima partita la squadra saprà gestirsi meglio, anche se certe difficoltà osservate mi hanno ricordato molto da vicino la finale di Coppa Italia persa contro la Fiorentina. Ripartiremo subito, senza pensare troppo a questa vittoria » . FAIR PLAY - Un elogio sincero è quello che va al Milan e alla sua organizzazione tattica: « I rossoneri si sono disposti molto bene in campo e nella ripresa hanno saputo metterci in difficoltà. Il livello tecnico di queste Final Eight è molto alto, ma non per questo possiamo parlare di Roma-Milan come di una finale mancata. Quale sarà la squadra più pericolosa da battere? Non ci sono favorite, io però dico di stare molto attenti al Varese. E' forse il club meno blasonato, ma non per questo possiamo permetterci di sottovalutarlo» . MILAN - Giovanni Stroppa, tra primo e secondo tempo, negli spogliatoi, ai suoi ragazzi non ha avuto la forza di dire niente. « Ho visto una squadra impaurita, pietrificata. Eppure non abbiamo mai sbagliato l'approccio di una partita, non so che cosa sia potuto accadere. Quando siamo usciti fuori, era troppo tardi. Di sicuro, quello visto contro la Roma non è stato il vero Milan. Nel primo tempo non siamo stati squadra, nella ripresa pur emergendo certe qualità non siamo riusciti a riaprire la partita » . fra.ba/atc
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