(Leggo - F.Balzani) «C’ è un limite oltre il quale la pazienza cessa di essere una virtù». Lo scriveva Edmund Burke e lo sa Vincenzo Montella che ha deciso di accantonare definitivamente Jeremy Menez e rilanciare dal primo minuto Marco Borriello.
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Addio Menez, torna Borriello
(Leggo – F.Balzani) «C’ è un limite oltre il quale la pazienza cessa di essere una virtù». Lo scriveva Edmund Burke e lo sa Vincenzo Montella che ha deciso di accantonare definitivamente Jeremy Menez e rilanciare dal primo minuto Marco...
La bocciatura del francese è apparsa inevitabile. Il tecnico giallorosso aveva sopportato finora le bizze in campo e davanti ai microfoni di Menez. «Montella non è sincero. Prima giocavo stabilmente, ora sono in panchina senza un perché», aveva dichiarato stizzito il transalpino pochi giorni dopo l’arrivo del tecnico. L’Aeroplanino aveva sorvolato e aveva anche deciso di concedere una nuova chance a Menez. L’ex-giocatore del Monaco è riuscito a essere il peggiore in campo sia al Franchi che all’Olimpico contro Lazio e Juventus. Come se non bastasse Menez, dopo i rimproveri ricevuti da Montella lunedì a Trigoria, ha pensato bene di non presentarsi alla seduta di ieri mattina. La rottura è definitiva, l’addio alla Roma ormai scontato (Arsenal o Juve). Al suo posto dall’Argentina potrebbe arrivare Erik Lamela, centrocampista di 20 anni del River Plate già contattato dal futuro ds giallorosso Sabatini che di giovani (vedi Pastore e Cavani) se ne intende. Se le quotazioni di Menez crollano, quelle di Borriello salgono vertiginosamente. L’attaccante in queste ultime settimane si è mostrato il più disponibile in allenamento e ha sempre sostenuto i compagni nonostante le quattro panchine consecutive. Lo ha fatto anche ieri tramite il suo profilo Facebook: «Prevedo una settimana intensa che ci porterà alla partita di sabato a Udine. Serve massima concentrazione e impegno». Per fare spazio a quello che resta il miglior realizzatore della stagione giallorossa (15 gol tra campionato e coppe) Montella ritoccherà la squadra, cercando tuttavia di rimanere fedele al 4-2-3-1. Totti sarà arretrato nel ruolo di trequartista (al posto di Perrotta) e l’inserimento di Taddei o Rosi al posto di Menez assicurerà maggiore copertura. L’alternativa (vista nel secondo tempo contro la Juve) è un 4-4-2 offensivo con Taddei e Vucinic sulle fasce a supportare la coppia Totti-Borriello.
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